Un segno culturale per il Concertone 2024
Il presidente della Fondazione Notte della Taranta, Massimo Bray, ha annunciato che Emilio Isgrò sarà l’autore delle scenografie del Concertone 2024. La scelta di Isgrò, uno dei più grandi artisti contemporanei italiani, rappresenta un chiaro intento di dare un segno culturale forte al festival. Bray ha sottolineato la volontà di “regalare alla Taranta uno straordinario dono”, non solo per il valore simbolico e culturale, ma anche per il significato di “fermarsi, ripensarsi e guardare al futuro”.
L’arte della cancellatura e il suo significato
Isgrò è noto per la sua tecnica della “cancellatura”, un’azione che consiste nel cancellare per svelare, un processo di rimozione che porta alla luce nuovi significati e interpretazioni. Come ha spiegato lo stesso artista, la cancellatura è un po’ il modo in cui ognuno di noi deve fermarsi, ripensarsi e guardare il futuro. Questo concetto si lega perfettamente al messaggio che la Fondazione Notte della Taranta vuole trasmettere con la scelta di Isgrò, un invito a riflettere sul presente e a immaginare il futuro del festival.
Un dono per il futuro della Taranta
La scelta di Isgrò come scenografo del Concertone 2024 rappresenta un gesto di grande valore, non solo per il suo talento artistico, ma anche per il significato simbolico che la sua opera porta con sé. L’arte della cancellatura, come ha sottolineato Bray, “vuol dire che da domani dobbiamo lavorare e immaginare il suo futuro”. La Fondazione Notte della Taranta si pone quindi l’obiettivo di guardare avanti, di costruire un futuro per il festival che sia ricco di significato e di valore culturale.
Un’iniziativa di grande valore culturale
La scelta di Emilio Isgrò come scenografo del Concertone della Notte della Taranta 2024 rappresenta un’iniziativa di grande valore culturale. L’arte di Isgrò, con la sua tecnica della cancellatura, si presta perfettamente a dare un segno di riflessione e di rinnovamento al festival, invitando il pubblico a guardare al futuro con un’ottica nuova e consapevole.