Borse europee in rialzo, ottimismo sulla Fed
Le principali borse europee hanno aperto la giornata in positivo, con l’indice d’area Stoxx 600 in guadagno dello 0,2%. Milano ha registrato un rialzo dello 0,7%, seguita da Parigi e Francoforte (+0,3%), Londra (+0,2%) e Madrid (+0,06%).
Il sentiment positivo è alimentato dalle recenti notizie economiche dagli Stati Uniti, che suggeriscono un possibile cambio di rotta da parte della Federal Reserve con la riduzione dei tassi a partire da settembre. Questo scenario ha spinto gli investitori ad aumentare le loro posizioni in azioni, con particolare attenzione ai settori del lusso (+1%) e delle auto (+1,3%).
Anche il comparto tecnologico ha registrato un buon andamento (+0,6%), con gli investitori che guardano con interesse agli investimenti nell’intelligenza artificiale. Le banche hanno guadagnato lo 0,4%, con UBS che ha registrato un rialzo del 3,5% dopo la pubblicazione di risultati trimestrali oltre le attese.
Tensioni geopolitiche in Medio Oriente
Nonostante il clima positivo generale, le tensioni geopolitiche in Medio Oriente rimangono un fattore di incertezza per i mercati. L’euro si è rafforzato sul dollaro, scambiando a 1,1022, mentre la sterlina ha subito un calo rispetto al biglietto verde dopo la pubblicazione dei dati sull’inflazione al consumo, che si sono attestati al di sotto delle attese.
Piazza Affari
A Piazza Affari, Stellantis ha registrato un rialzo del 2,1%, seguita da Popolare Sondrio (+2%). Bene anche Tim (+1,9%) dopo la cessione della quota residua del 10% in Daphne 3 e le parole del CEO Pietro Labriola sulla vendita della rete. Acquisti anche su Leonardo (+1,8%) e Bper (+1,6%), quest’ultima con Kbw che ha alzato il target price. Seduta fiacca per Mps (-0,4%) e Recordati (-0,2%). Lo spread tra Btp e Bund si attesta a 138 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,57%.
Energia e utility
Il settore energetico ha registrato un andamento fiacco (-0,04%), con il calo del prezzo del petrolio. Il Wti è sceso a 78,1 dollari al barile, mentre il Brent si è attestato a 80,5 dollari. Le utility hanno registrato un calo dello 0,1%, in linea con il gas che è sceso a 39,4 euro al megawattora.
L’ottimismo sulla Fed è giustificato?
L’ottimismo sulla possibile riduzione dei tassi da parte della Fed è comprensibile, ma è importante ricordare che la situazione economica globale è ancora incerta. L’inflazione rimane alta in molti paesi, e la guerra in Ucraina continua a creare instabilità. La Fed dovrà valutare attentamente tutti i fattori prima di prendere una decisione, e potrebbe essere necessario un periodo di tempo più lungo per vedere un’effettiva riduzione dei tassi.