Un 2024 di forte redditività per le banche italiane
Le banche italiane si preparano a un 2024 di forte redditività, con tassi più alti del previsto e una qualità del credito solida, secondo un report di Scope Rating. Dopo un primo semestre molto positivo, gli istituti di credito sono fiduciosi di poter eguagliare o addirittura superare i risultati dell’anno scorso.
Gli ultimi risultati sono stati trainati da tassi più alti del previsto, commissioni più elevate, costi controllati e accantonamenti contenuti. Il campione preso in esame di otto banche italiane (Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Bpm, Banca Monte dei Paschi di Siena, Bper Banca, Mediobanca, Credito Emiliano e Banca Popolare di Sondrio) ha ottenuto un rendimento del patrimonio netto medio del 15,6% nel secondo trimestre, in aumento rispetto al 14,5% del primo trimestre 2024 e al 14,8% del secondo trimestre 2023.
Il contesto economico e i rischi di ribasso
“Rimaniamo positivi sulla redditività del settore, anche se ci sono potenziali rischi di ribasso”, spiega Alessandro Boratti, analista capo di Scope per le banche italiane. “Il contesto economico – aggiunge – rimane molto incerto, è possibile un’ulteriore volatilità dei mercati finanziari e il governo sta valutando una misura per aumentare i tassi sui conti correnti. E sebbene la qualità degli attivi rimanga solida, stiamo iniziando a vedere una piccola ripresa dei tassi di insolvenza.”
Un futuro incerto per le banche italiane
Nonostante le previsioni positive, è importante ricordare che il contesto economico globale rimane incerto. La volatilità dei mercati finanziari, le tensioni geopolitiche e l’inflazione potrebbero influenzare negativamente la redditività delle banche italiane. Inoltre, l’aumento dei tassi di insolvenza, anche se ancora contenuto, rappresenta un segnale di attenzione per il futuro. Sarà fondamentale monitorare attentamente l’evoluzione del contesto economico per valutare l’effettivo impatto sulla redditività delle banche italiane.