La Commissione Europea Smentisce l’Ingerenza
La portavoce della Commissione Europea, Arianna Podestà, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale per smentire qualsiasi accusa di ingerenza nelle elezioni statunitensi. La Commissione ha ribadito che non ha “alcuna intenzione di interferire con le elezioni” e che le sue azioni sono esclusivamente volte a garantire il rispetto del Digital Services Act (DSA) all’interno dell’Unione Europea. “Le nostre azioni sono limitate al territorio dell’Unione Europea e non hanno alcun impatto sulle elezioni negli Stati Uniti”, ha precisato Podestà.
Il Digital Services Act e i Limiti di Applicazione
Il DSA, entrato in vigore nel 2023, introduce una serie di obblighi per le grandi piattaforme online, come la rimozione dei contenuti illegali e la lotta alle fake news. Tuttavia, la Commissione ha sottolineato che questi obblighi si applicano “solo alle informazioni e ai contenuti accessibili nell’Ue”. In altre parole, il DSA non ha alcun potere di censurare o influenzare i contenuti pubblicati su piattaforme come X (ex Twitter) al di fuori del territorio dell’Unione Europea.
La Contestazione di Donald Trump
Le dichiarazioni della Commissione Europea arrivano in risposta a una serie di accuse di ingerenza, sollevate anche dalla campagna di Donald Trump. L’ex presidente americano ha accusato la Commissione di aver cercato di influenzare le elezioni attraverso la lettera inviata dal commissario Ue Thierry Breton a Elon Musk. La lettera, inviata prima del live di Trump su X, sollevava preoccupazioni sulla diffusione di disinformazione e contenuti illegali sulla piattaforma.
L’Equilibrio tra Regolamentazione e Libertà di Espressione
La questione dell’influenza delle piattaforme online sulle elezioni è un tema complesso e delicato. Da un lato, è importante garantire la libertà di espressione e il libero dibattito politico. Dall’altro, è necessario tutelare i cittadini dalla disinformazione e dai contenuti illegali. La Commissione Europea, con il DSA, cerca di trovare un equilibrio tra questi due obiettivi, ma la sua applicazione al di fuori dell’Unione Europea solleva interrogativi sulla sua effettiva efficacia e sulla sua legittimità.