La Cpi segue da vicino la situazione in Venezuela
Il procuratore capo della Corte penale internazionale (Cpi), Karim Khan, ha dichiarato di seguire “da vicino gli eventi in Venezuela” e di aver “ricevuto numerose segnalazioni di violenze e altre accuse” in seguito alle elezioni presidenziali del 28 luglio. Il suo ufficio ha comunicato di aver “contattato i massimi livelli del governo del Venezuela per chiedere di garantire che lo stato di diritto sia rispettato”.
La Cpi ribadisce la protezione dei diritti umani
Khan ha anche ribadito “che tutti i cittadini devono essere protetti dalle violazioni che possono costituire reati dello Statuto di Roma”, il trattato istitutivo della Corte penale internazionale che ha sede all’Aja, nei Paesi Bassi.
Indagine in corso sui presunti crimini contro l’umanità
La Cpi ha già aperto nel 2021 un’inchiesta, ancora in corso, sui presunti crimini contro l’umanità che il governo di Maduro avrebbe commesso a partire dal 2017. “Queste indagini continuano”, ha fatto sapere l’ufficio del procuratore capo.
Possibilità di presentare prove
La Corte penale internazionale ha anche fornito un sito internet dove è possibile presentare eventuali prove se qualcuno avesse “informazioni rilevanti”.
La Cpi e il rispetto dello stato di diritto
La dichiarazione del procuratore capo della Cpi evidenzia la preoccupazione internazionale per la situazione in Venezuela e il suo impegno a garantire il rispetto dello stato di diritto e la protezione dei diritti umani. L’apertura di un’inchiesta sui presunti crimini contro l’umanità dimostra la serietà con cui la Cpi affronta le violazioni dei diritti umani in Venezuela.