Un film che racconta la Rivoluzione delle donne iraniane
Il regista iraniano dissidente Mohammad Rasoulof è arrivato al Locarno Film Festival per presentare il suo ultimo film, “The seed of the sacred fig” (Il seme del fico sacro), un racconto della Rivoluzione delle donne in Iran visto attraverso la prospettiva di una famiglia e del sistema giudiziario del Paese.
Il film, che ha vinto il premio speciale della giuria al Festival di Cannes, racconta la storia di Iman (Missagh Zareh), un giudice istruttore della Corte rivoluzionaria di Teheran, e della sua famiglia: la moglie Najmeh (Soheila Golestani) e le figlie Rezvan (Mahsa Rostami) e Sana (Setareh Maleki). La vita di Iman viene sconvolta quando si accorge che la sua pistola è scomparsa dalla sua camera da letto. Convinto che sia stata presa da un membro della sua famiglia, Iman diventa paranoico e violento verso Najmeh e le figlie, arrivando a utilizzare gli stessi metodi che usa contro le persone che finiscono in arresto.
La Rivoluzione delle donne, che è al centro del film, è una protesta che anche le figlie di Iman sostengono. La scomparsa della pistola diventa un simbolo della repressione e della paranoia che permeano il sistema giudiziario iraniano e la vita delle persone che vivono sotto il regime.
Rasoulof: “Ho unito la mia esperienza in prigione alla Rivoluzione delle donne”
“Quando ho messo in cantiere il progetto non ho pensato che sarebbe stato il primo film sulla rivoluzione delle donne”, spiega Rasoulof, che è stato condannato più volte negli anni dal regime iraniano per il suo cinema di denuncia girato in maniera clandestina. “L’idea è nata quando ero in prigione con Panahi e altri registi e fuori era nel pieno il movimento. Una volta uscito ho fatto ricerche su quanto stesse succedendo e ho unito a quell’elemento anche la mia conoscenza del sistema giudiziario iraniano. L’intersezione di queste esperienze mi ha portato a sviluppare la sceneggiatura.”
Le parole di Rasoulof evidenziano la profonda conoscenza del sistema giudiziario iraniano e la sua capacità di raccontare la realtà del Paese attraverso la lente di una famiglia. Il film è un potente strumento di denuncia e un invito alla riflessione sull’importanza della libertà e della lotta per i diritti umani.
Un film che ci invita a riflettere
“The seed of the sacred fig” è un film che ci invita a riflettere sulla situazione in Iran e sulla lotta per la libertà delle donne. Il film non solo racconta la Rivoluzione delle donne, ma ci mostra anche come la repressione e la paranoia possono influenzare le persone e le famiglie. Rasoulof, con la sua esperienza personale e la sua profonda conoscenza del sistema giudiziario iraniano, è riuscito a creare un film che è allo stesso tempo potente e commovente.