Smantellata fabbrica di sigarette contraffatte a Rodano
La Guardia di Finanza ha smantellato una fabbrica clandestina per la produzione di sigarette contraffatte a Rodano, un comune alle porte di Milano. Il blitz, avvenuto nei giorni scorsi, ha portato al sequestro di un complesso di capannoni attrezzati con macchinari industriali e di un edificio direzionale adibito ad alloggio.
All’interno del complesso, erano presenti 11 persone, di cui 10 di nazionalità bielorussa e 1 di altra nazionalità. Le 10 persone di origine bielorussa erano state reclutate a luglio con un annuncio online per un lavoro stagionale, ma una volta arrivate in Italia sono state segregate e costrette a lavorare in condizioni di sfruttamento.
Le autorità hanno sequestrato 3.510 chili di tabacco lavorato e 52.000 sigarette, suddivise in 104 colli da 50 stecche ciascuno. Le sigarette erano contraffatte con i marchi “Marlboro” e “Winston”, e i pacchetti erano sprovvisti del contrassegno dei Monopoli di Stato.
Sfruttamento e sequestro di persona
Gli operai bielorussi sono stati reclutati con la promessa di un lavoro stagionale ben retribuito (2.500/3.000 euro al mese), ma una volta arrivati in Italia sono stati privati dei loro cellulari e costretti a lavorare in condizioni disumane.
Il gip Fabrizio Filice ha definito la situazione “lambisce il sequestro di persona”, in quanto gli operai erano costretti a vivere e lavorare in un’area recintata e sorvegliata, con la libertà di movimento fortemente limitata.
Secondo le testimonianze degli operai, il cancello di uscita era chiuso e loro non avevano le chiavi. Per le emergenze, era a disposizione un solo telefono, che non poteva essere utilizzato per contattare i familiari.
Il ruolo della criminalità organizzata
L’organizzazione criminale che gestisce la fabbrica clandestina è di carattere transnazionale. Gli operai sono stati reclutati in Bielorussia con false promesse di lavoro stagionale e poi sfruttati in Italia.
Il pm Giovanni Tarzia ha chiesto il sequestro dell’opificio, mentre il gip ha convalidato gli arresti dei 10 operai bielorussi, che sono stati rilasciati in attesa del processo.
Le autorità stanno indagando sull’organizzazione criminale e sui responsabili del reato di contrabbando e contraffazione.
L’ombra dello sfruttamento
Questa vicenda mette in luce un problema sempre più diffuso, quello dello sfruttamento dei lavoratori stranieri in Italia. Le organizzazioni criminali sfruttano la vulnerabilità di persone in cerca di lavoro per lucrare su attività illegali, come la produzione di sigarette contraffatte. È fondamentale che le autorità continuino a combattere questo fenomeno, garantendo la sicurezza e la dignità dei lavoratori e proteggendo il mercato da prodotti illegali.