Un primo trimestre in negativo per l’export dei distretti
Il primo trimestre del 2024 si è chiuso con un bilancio negativo per l’export dei distretti industriali italiani. Secondo il Monitor nazionale dei distretti elaborato da Intesa Sanpaolo, i flussi di esportazione hanno registrato una riduzione dell’1,1% a prezzi correnti, con un risultato che non cambia se si tiene conto dell’effetto prezzi. Il rallentamento degli scambi mondiali ha pesato sull’export distrettuale, che dalla primavera del 2023 si trova in territorio negativo.
Il quadro complessivo avrebbe potuto essere ancora più negativo senza il contributo dell’oreficeria di Arezzo. Il settore ha registrato un balzo dei flussi verso la Turchia, trainato dalla forte domanda di oro da parte del Paese per contrastare l’elevata inflazione.
L’agro-alimentare in crescita, la moda spinta dall’oreficeria
A livello settoriale, l’industria agro-alimentare ha continuato a crescere, mostrando un progresso tendenziale del +6,6%. Anche il sistema moda ha registrato un aumento, spinto dall’oreficeria di Arezzo. Gli altri settori hanno chiuso il trimestre in calo.
La meccanica ha contenuto le perdite al -3,7%, mentre la metallurgia ha subito una riduzione dei flussi di export pari al -19,2%, condizionata anche dal rientro parziale dei prezzi alla produzione.
Livelli esportati comunque elevati, ma con differenze settoriali
Nonostante il calo, i livelli esportati nel primo trimestre sono comunque rimasti su valori storicamente elevati. Solo i beni intermedi della moda sono stati sotto del 10% circa rispetto a quanto esportato nei primi tre mesi del 2019. Il settore più brillante è quello agro-alimentare: grazie a una crescita ininterrotta, favorita anche dall’aumento dei prezzi alla produzione, ha presentato valori esportati di quasi il 50% superiori rispetto a inizio 2019.
Un quadro complesso con sfide e opportunità
Il quadro che emerge dall’analisi dell’export dei distretti industriali italiani nel primo trimestre 2024 è complesso. Da un lato, il rallentamento degli scambi mondiali rappresenta una sfida importante per il settore, che si trova a dover affrontare una situazione di incertezza economica globale. Dall’altro, la crescita dell’agro-alimentare e il ruolo positivo dell’oreficeria di Arezzo offrono un segnale di speranza e dimostrano la capacità di alcuni settori di adattarsi e reagire alle sfide del mercato. Sarà importante monitorare l’andamento dell’export nei prossimi mesi per comprendere meglio l’evoluzione del settore e le sue prospettive future.