Un ritrovamento inquietante
La scoperta del corpo senza vita di S. D.O., una ragazza di 29 anni originaria di Rieti, ha gettato un’ombra cupa sul centro storico di Genova. La donna è stata trovata nel suo appartamento in avanzato stato di decomposizione, quasi mummificata, a letto. La sorella, preoccupata per la mancata risposta alle sue numerose chiamate, ha lanciato l’allarme ieri sera, dando il via a un’indagine che si preannuncia complessa.I vigili del fuoco sono intervenuti per aprire la porta dell’appartamento, trovando la casa in ordine. Da un primo esame esterno, non sono emersi segni di violenza sul corpo della giovane. Il pubblico ministero Luca Scorza Azzarà ha disposto l’autopsia per determinare la causa del decesso.
Ipotesi di overdose e abbandono
Secondo alcune testimonianze raccolte dai vicini, la ragazza avrebbe avuto problemi di tossicodipendenza. Questa ipotesi, unita al ritrovamento del corpo in un contesto domestico apparentemente ordinato, ha indirizzato le indagini della squadra mobile verso la possibilità di un’overdose di droga. Tuttavia, nell’appartamento non è stata trovata traccia di stupefacenti. Gli investigatori stanno valutando due possibili scenari: la ragazza potrebbe aver assunto la droga in compagnia di qualcuno che, vedendola stare male, ha lasciato la casa senza chiamare i soccorsi, portando via con sé eventuali tracce di stupefacenti. In alternativa, la morte potrebbe essere dovuta a un malore non correlato all’assunzione di droga. L’esame autoptico, oltre a chiarire la causa del decesso, potrebbe fornire indicazioni sull’eventuale uso di sostanze e indirizzare le indagini verso una delle due ipotesi.
Un giallo che richiede risposte
La morte di S. D.O. è un mistero che necessita di un’indagine approfondita. La mancanza di segni di violenza e la presenza di un contesto domestico ordinato suggeriscono un decesso improvviso, forse legato a un’overdose di droga. Tuttavia, l’assenza di tracce di stupefacenti nell’appartamento apre nuovi interrogativi e alimenta l’ipotesi di un possibile abbandono da parte di qualcuno che ha assistito al malore della ragazza. Solo l’esame autoptico e le indagini in corso potranno fornire risposte definitive sulla causa della morte e sulle eventuali responsabilità.