L’Iran rinvia l’attacco a Israele?
Secondo il quotidiano kuwaitiano Al-Jarida, il presidente iraniano Masoud Pezeshkian avrebbe convinto la Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei, a rinviare il previsto attacco a Israele a dopo la formazione del nuovo governo. La notizia, se confermata, sarebbe un passo significativo verso la de-escalation delle tensioni nella regione. La decisione di rinviare l’attacco sarebbe stata presa dopo un’intensa pressione da parte degli Stati Uniti, che avrebbero aperto una linea diretta con l’Iran per chiedere a Teheran di ritardare la rappresaglia per l’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh di almeno due settimane. L’Iran avrebbe acconsentito, come risultato dell’apertura del contatto diretto nel fine settimana.
Le tensioni tra Iran e Israele
Le tensioni tra Iran e Israele sono in aumento da anni, con entrambi i paesi che si accusano a vicenda di azioni aggressive. L’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh, avvenuto lo scorso mese, ha ulteriormente inasprito le relazioni tra i due paesi. L’Iran ha minacciato di vendicarsi per l’assassinio, e la possibilità di un attacco a Israele era stata presa in seria considerazione. Il rinvio dell’attacco, se confermato, sarebbe un segnale positivo di un possibile disgelo nelle relazioni tra Iran e Israele.
Un passo verso la de-escalation?
La notizia del rinvio dell’attacco a Israele è un segnale positivo, ma è importante non farsi prendere dall’ottimismo. Le tensioni tra Iran e Israele sono profonde e complesse, e la situazione potrebbe cambiare rapidamente. È fondamentale che la comunità internazionale continui a lavorare per favorire il dialogo e la de-escalation, per evitare un conflitto che avrebbe conseguenze disastrose per tutta la regione.