Identificata l’autocisterna responsabile dell’incidente mortale
I Carabinieri di Portogruaro hanno finalmente identificato il mezzo che lunedì scorso ha causato la morte di Natalia Cristante, 81 anni, mentre era in sella alla sua bicicletta. Si tratta di un’autocisterna, transitata in un orario compatibile con quello dell’investimento, che è stata individuata grazie ad alcuni elementi rinvenuti sul luogo dell’incidente e alle telecamere di sorveglianza presenti nella zona.
Sul mezzo sono state rilevate tracce di sangue, confermando il coinvolgimento nell’incidente. L’autista, che sembra non essersi accorto dell’impatto avvenuto nei pressi della banchina lungo una strada molto trafficata, è stato identificato e verrà iscritto nel registro degli indagati.
Accuse per l’autista: omicidio stradale e omissione di soccorso
L’autista del mezzo pesante dovrà rispondere di omicidio stradale e omissione di soccorso. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Pordenone, che ha disposto l’autopsia sull’anziana, affidata al medico legale Antonello Cirnelli.
L’incidente, che ha sconvolto la comunità locale, ha riacceso il dibattito sulla sicurezza stradale e la necessità di una maggiore attenzione da parte degli automobilisti, soprattutto in presenza di ciclisti e pedoni.
Riflessioni sull’incidente e sulla sicurezza stradale
L’incidente di Portogruaro è un tragico esempio di come la distrazione al volante possa avere conseguenze fatali. La mancanza di attenzione da parte dell’autista, che non si sarebbe accorto dell’impatto, è un fattore di rischio da non sottovalutare. È importante ricordare che la sicurezza stradale è una responsabilità di tutti, sia dei conducenti che dei pedoni e dei ciclisti. La collaborazione e il rispetto delle regole del codice della strada sono fondamentali per prevenire incidenti e garantire la sicurezza di tutti.