Pechino ricorre al WTO contro i dazi europei sulle auto elettriche
La Cina ha presentato un ricorso all’Organizzazione mondiale del commercio (WTO) contro i dazi introdotti dall’Unione Europea sulle importazioni di auto elettriche cinesi. La decisione di Pechino è arrivata senza aspettare l’autunno, quando i Paesi Ue saranno chiamati a confermare i dazi fino al 37,6% introdotti in via temporanea a luglio dalla Commissione europea.
Il portavoce del ministero del Commercio cinese ha spiegato che il ricorso mira a “salvaguardare i diritti e gli interessi di sviluppo dell’industria” del Dragone da una decisione Ue “priva di una base fattuale e giuridica” che “viola gravemente le norme” della cooperazione globale.
La decisione dell’Ue di imporre i dazi è stata presa dopo un’indagine sui maxi-sussidi elargiti da Pechino all’industria delle auto elettriche, aperta nell’ottobre del 2023. L’indagine ha concluso che le politiche cinesi stanno falsando il mercato e danneggiando l’industria europea.
La posizione dell’Unione Europea
L’Unione Europea, pur dichiarandosi aperta a una soluzione reciprocamente accettabile, non sembra intenzionata a fare marcia indietro. Il vicepresidente dell’esecutivo Ue responsabile per il Commercio, Valdis Dombrovskis, ha chiesto che sia la Cina a cambiare rotta perché le sue “politiche e pratiche non di mercato” stanno falsando il mercato infliggendo un duro colpo all’industria europea.
Il voto decisivo per validare i dazi in sede Ue sarà tra la fine di ottobre e l’inizio di novembre. La posizione della Germania, che è sempre stata tra i Paesi più riluttanti alle misure protezionistiche, è ancora incerta. La maggioranza tripartita del governo di Olaf Scholz è in disaccordo sulla linea da tenere.
Le prospettive future
Dopo il ricorso di Pechino, lo spazio per arrivare a un compromesso sembra restringersi. I negoziati si preannunciano complessi e il futuro della cooperazione economica e commerciale tra Cina e Ue è incerto.
La guerra commerciale tra Europa e Cina si inserisce in un contesto internazionale di crescente tensione tra le due potenze. L’Unione Europea sta cercando di difendere i propri interessi in un mercato globale sempre più competitivo, mentre la Cina sta cercando di affermare la propria leadership economica e tecnologica.
Considerazioni personali
La guerra commerciale tra Europa e Cina è un segnale preoccupante per il futuro della cooperazione internazionale. La crescente tensione tra le due potenze rischia di danneggiare l’economia globale e di rallentare la transizione verso un futuro sostenibile. È fondamentale che le due parti trovino una soluzione reciprocamente accettabile per evitare una escalation del conflitto. La collaborazione internazionale è fondamentale per affrontare le sfide globali come il cambiamento climatico e la povertà. La guerra commerciale rischia di minare questa collaborazione e di compromettere il futuro del pianeta.