Accuse di violenza e minacce
L’ex first lady argentina Fabiola Yañez ha rotto il silenzio, confermando le accuse di violenza e minacce fisiche da parte dell’ex presidente Alberto Fernández. In un’intervista rilasciata al portale Infobae, Yañez ha affermato che negli ultimi mesi il marito ha esercitato su di lei un “terrore psicologico”, minacciandola di suicidio se avesse parlato. “Mi minacciava a giorni alterni”, ha aggiunto Yañez.
La ex giornalista ha sottolineato che i video emersi fino ad oggi riguardo alle infedeltà del marito rappresentano solo una piccola parte di quello che ha subito. “Quei video apparsi l’altro giorno non sono niente in confronto a quello che ha fatto”, ha detto Yañez.
Intimidazioni e paure
Yañez ha dichiarato di non sentirsi sicura a Madrid, dove vive attualmente con il figlio Francisco di 2 anni, e ha denunciato nuove intimidazioni. “Ho paura di tornare a casa mia, oggi mi hanno messo degli inibitori per non far partire la macchina”, ha rivelato nell’intervista.
La ex first lady ha fatto riferimento alle foto diffuse mercoledì, in cui la si vede con lividi su un occhio e su un braccio. “Sono distrutta per mio figlio”, ha detto. “Non avrei mai voluto che apparisse una mia foto del genere. Quale donna vorrebbe vedersi così in tutte le trasmissioni televisive e sui media”, ha aggiunto affermando di non sapere come sono state diffuse le foto e le conversazioni in chat.
Considerazioni personali
Le accuse di Fabiola Yañez sono gravi e meritano un’attenta analisi. La violenza domestica è un problema globale che colpisce milioni di persone, indipendentemente dalla loro posizione sociale o dal loro status. È fondamentale che le vittime di violenza abbiano il coraggio di denunciare e che le istituzioni offrano loro un supporto adeguato. In questo caso, la diffusione delle foto di Yañez con i lividi evidenzia la brutalità della situazione e solleva interrogativi sulla privacy e la dignità della vittima. È importante ricordare che la violenza domestica è un crimine e che le vittime hanno diritto alla giustizia e alla protezione.