Un bilancio positivo per il ciclismo italiano
Il presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni, ha espresso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti dagli atleti italiani alle Olimpiadi, definendo il bilancio come “estremamente positivo”. Dagnoni ha sottolineato come le medaglie conquistate abbiano contribuito a migliorare il risultato di Tokyo, come richiesto dal presidente del CONI, Giovanni Malagò. “Il ciclismo italiano, a dispetto di quanto raccontato troppo spesso e troppo facilmente, è sano e in salute. Questa Olimpiade l’ha dimostrato pienamente. Adesso dobbiamo festeggiare i successi e far tesoro di quello che ci è mancato come sprone per continuare a crescere e migliorarci”, ha dichiarato Dagnoni.
Un’analisi delle prestazioni degli atleti
Dagnoni ha poi analizzato le prestazioni di ogni atleta, evidenziando i successi e le sfide affrontate. Ha elogiato il nono posto di Pietro Bertagnoli nel Bmx, definendolo “il migliore di sempre” e dimostrando la crescita di questo settore. Ha poi elogiato la prestazione di Luca Braidot, quarto a causa di una foratura, definendola “una delle migliori in assoluto” e meritava una medaglia. Ha poi ricordato il podio di Filippo Ganna nella cronometro, con il presidente Mattarella presente. Ha poi lodato il gruppo degli inseguitori, che si sono riconfermati sul podio a distanza di tre anni, e le ragazze che hanno dimostrato di avere un futuro davanti nonostante il quarto posto. Infine, ha elogiato Elia Viviani, che ha gareggiato da capitano ispirandosi alla storica impresa di Chiara Consonni e Vittoria Guazzini, e ha sottolineato il ritorno del settore della velocità femminile su una pista olimpica grazie a Miriam Vece.
Un ringraziamento a tutto lo staff
Il presidente Dagnoni ha concluso il suo intervento ringraziando tutti i ct, i tecnici, i massaggiatori, i meccanici, lo staff medico e quello di supporto, sottolineando l’importanza del lavoro di squadra per il successo ottenuto.
Un futuro roseo per il ciclismo italiano
Le parole di Dagnoni sono un segnale positivo per il futuro del ciclismo italiano. La Federazione sembra aver trovato la giusta strada per far crescere i giovani talenti e per tornare a competere ai massimi livelli. Il successo alle Olimpiadi è un punto di partenza importante per un futuro ricco di soddisfazioni.