Brugnaro e i ‘Pili’: la Procura acquisisce gli atti del Consiglio comunale
veritas
2 min read
La Procura acquisisce gli atti del Consiglio comunale
La Procura della Repubblica di Venezia ha acquisito gli atti del Consiglio comunale del 2 agosto scorso, nel quale il sindaco Luigi Brugnaro ha fornito la sua versione sui fatti relativi all’indagine per corruzione che lo coinvolge. L’attenzione si concentra in particolare sull’incontro con l’imprenditore singaporese Ching Chiat Kwong per la vicenda dei ‘Pili’, il terreno a ridosso della gronda lagunare di proprietà del suo blind trust.
La Procura sta esaminando l’intervento di Brugnaro assieme a tutta la documentazione acquisita dalla Guardia di Finanza durante il blitz del 16 luglio scorso nelle sedi delle aziende partecipate del Comune e di quelle private.
Le diverse versioni di Brugnaro
La vicenda dei ‘Pili’ risale al 2016 e Brugnaro è già intervenuto in Consiglio comunale in diverse occasioni, fornendo versioni discordanti. Nel 2020 aveva affermato che l’area fosse sempre stata edificabile e che preferiva che restasse a un veneziano piuttosto che a una multinazionale straniera, ma che nessuno aveva presentato progetti. Nel 2021, aveva accennato alla valutazione dell’area da parte della società “Porta di Venezia Spa” da 15 a 85 milioni, che per la Procura erano un’ammissione di conoscenza di ciò che faceva la sua società passata in capo al blind trust.
Solo nella seduta del Consiglio di una settimana fa, Brugnaro ha ammesso per la prima volta di aver avuto rapporti con Ching per illustrargli le opportunità di investimento sui ‘Pili’, ma ha sottolineato che il progetto era troppo impattante e non gli era piaciuto, nutrendo dubbi sulla sua bontà. Il sindaco ha concluso affermando che lo scopo principale del progetto doveva essere la realizzazione del palasport al servizio della città.
Considerazioni
La vicenda dei ‘Pili’ è un caso complesso che coinvolge il sindaco di Venezia e un terreno di proprietà del suo blind trust. Le diverse versioni fornite da Brugnaro in Consiglio comunale, con affermazioni contrastanti, solleva dubbi sulla sua trasparenza e sull’eventuale conflitto di interessi. La Procura sta esaminando attentamente gli atti del Consiglio comunale e la documentazione acquisita dalla Guardia di Finanza per fare chiarezza su questa vicenda.
