La Corte Suprema esamina i documenti delle elezioni
La Corte Suprema del Venezuela (Tribunal superior de Justicia – Tsj) ha annunciato che inizierà l’esame dei documenti presentati dai candidati alle elezioni presidenziali per decidere sulla convalida della vittoria di Nicolas Maduro, proclamata dal Consiglio nazionale elettorale (Cne) in assenza dei verbali ufficiali degli scrutini.
La presidente della Corte, Caryslia Rodríguez, ha dichiarato in una conferenza stampa che i magistrati si stanno dedicando alla perizia del materiale registrato, sia fisicamente che digitalmente, e all’inchiesta sull’attacco informatico subito dal Cne. La sentenza sarà definitiva e avrà carattere di res judicata di “adempimento obbligatorio”.
L’opposizione chiede la fine della repressione
Edmundo Gonzalez Urrutia, candidato dell’opposizione alle elezioni presidenziali, ha chiesto al presidente Nicolas Maduro di porre fine alla violenza e alla persecuzione contro i dissidenti. In un post sui social media, Gonzalez ha chiesto a Maduro di rilasciare immediatamente tutti i cittadini detenuti arbitrariamente.
Il leader della Piattaforma Unita Democratica (Pud) rivendica la vittoria alle elezioni del 28 luglio con il 70% delle preferenze in base ad un conteggio indipendente. La repressione delle proteste dopo la proclamazione della vittoria di Maduro ha provocato 24 morti e oltre 2.200 arresti tra le fila dell’opposizione.
La pressione internazionale aumenta
Mentre la pressione internazionale aumenta per la pubblicazione dei verbali ufficiali delle elezioni, Maria Corina Machado, leader dell’opposizione, ha annunciato una manifestazione globale a sostegno di Edmundo Gonzalez Urrutia e della transizione democratica. La manifestazione, che si terrà in tutto il mondo, sarà civica e pacifica e verrà annunciata nelle prossime ore. Machado ha ribadito che l’opposizione non smetterà di protestare e di scendere in strada contro la proclamazione della vittoria di Maduro.
Machado ha anche denunciato il sequestro, la tortura e in alcuni casi l’uccisione di membri dell’opposizione da parte delle forze di sicurezza del governo chavista.
L’Alto rappresentante dell’Ue chiede la fine degli arresti arbitrari
L’Alto rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, ha chiesto alle autorità venezuelane di porre immediatamente fine agli arresti arbitrari e alla repressione contro i membri dell’opposizione e della società civile, e di liberare tutti i prigionieri politici. Borrell ha sottolineato che la soluzione a questa impasse sta nel dialogo, nella trasparenza e nel rispetto della sovranità e della volontà del popolo venezuelano.
La crisi politica in Venezuela
La situazione in Venezuela è molto complessa e delicata. La mancanza di trasparenza nelle elezioni presidenziali ha sollevato dubbi sulla legittimità della vittoria di Nicolas Maduro. La repressione contro l’opposizione è un grave problema che mina la democrazia e i diritti umani nel paese. La comunità internazionale deve continuare a fare pressione sul governo venezuelano per garantire il rispetto dei diritti umani e la trasparenza nelle elezioni. La soluzione alla crisi politica in Venezuela passa necessariamente dal dialogo e dalla ricerca di una soluzione pacifica e democratica.