L’accusa di “isteria” da parte del governo venezuelano
La vicepresidente del Venezuela, Delcy Rodríguez, ha accusato la comunità internazionale di “isteria” per la pressione affinché Caracas pubblichi i risultati completi delle elezioni del 28 luglio. Secondo Rodríguez, l’interesse per i verbali delle elezioni è tale da aver persino messo in ombra le Olimpiadi in corso in Francia. In un discorso rivolto a un gruppo di diplomatici, ha definito l’attenzione internazionale come una “dittatura dei social” che cerca di “sostituire la volontà popolare dei governi eletti dai cittadini.”
Le accuse di brogli da parte dell’opposizione
L’opposizione venezuelana, al contrario, sostiene che le elezioni siano state viziate da brogli. Le autorità elettorali hanno infatti annunciato la vittoria del presidente uscente, Nicolas Maduro, con una certa fretta, senza ancora divulgare il conteggio esatto dei voti né i resoconti dei seggi. Questa mancanza di trasparenza ha alimentato i sospetti di brogli e ha spinto l’opposizione a chiedere la pubblicazione immediata dei risultati completi.
Un clima di tensione e diffidenza
La situazione in Venezuela è caratterizzata da un clima di tensione e diffidenza, con il governo che accusa l’estero di interferenze e l’opposizione che denuncia brogli elettorali. La mancanza di trasparenza nel processo elettorale alimenta i sospetti e rende difficile la ricerca di una soluzione pacifica alla crisi politica. La comunità internazionale dovrebbe continuare a monitorare la situazione e a sollecitare il governo venezuelano a garantire la trasparenza e la democraticità delle elezioni.