Condanna Americana alla Repressione in Venezuela
Il sottosegretario americano per gli Affari dell’emisfero occidentale, Brian Nichols, ha espresso una forte condanna nei confronti del governo venezuelano, guidato da Nicolás Maduro, per la repressione attuata contro i dissidenti. In un messaggio pubblicato su X, Nichols ha accusato il governo ‘chavista’ di aver intensificato la persecuzione contro coloro che la pensano diversamente, arrestando migliaia di cittadini dal 28 luglio semplicemente per aver esercitato il loro diritto alla protesta pacifica.
Nichols: “La Repressione Non è un Percorso Sostenibile”
“Maduro e la sua squadra hanno arrestato migliaia di cittadini venezuelani dal 28 luglio per aver esercitato i loro diritti fondamentali”, ha sottolineato Nichols, che ha anche criticato la strategia di paura e intimidazione applicata contro i leader dell’opposizione e i membri della società civile. “Questa repressione non è né un percorso sostenibile né un segno di forza”, ha avvertito il funzionario americano.
Il Mondo Sta Guardando
Nichols ha poi sottolineato che “le voci degli elettori venezuelani non saranno messe a tacere dalla repressione, dalla censura o dalla disinformazione”. “Il mondo sta guardando”, ha concluso.
Un Segnale di Allarme per il Governo Venezuelano
Le parole di Nichols rappresentano un chiaro segnale di allarme per il governo venezuelano. Gli Stati Uniti, con questa dichiarazione, dimostrano di non tollerare la repressione e la violazione dei diritti umani in Venezuela. La pressione internazionale potrebbe spingere il governo Maduro a riconsiderare la sua strategia e ad aprire un dialogo con l’opposizione per trovare una soluzione pacifica alla crisi politica nel paese.