Allarme Balneari: “Situazione drammatica”, si attende una soluzione entro fine mese
Il settore balneare italiano è in stato di allarme. Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari della Fipe/Confcommercio, ha definito la situazione “drammatica” e ha lanciato un appello al governo per trovare una soluzione definitiva entro la fine del mese. “Ci auguriamo che entro la fine del mese si trovi una soluzione definitiva, strutturale: il caos non sarebbe utile a nessuno, né ai balneari né al governo”, ha dichiarato Capacchione.
Il presidente del sindacato ha espresso preoccupazione per l’inazione del governo, affermando che “ci sfugge qualcosa, non comprendiamo quello che sta accadendo, è incomprensibile”. La speranza per la categoria arriva da indiscrezioni di fonte governativa, secondo le quali in una delle prossime riunioni del Consiglio dei Ministri verrà esaminato e approvato il provvedimento di riordino delle concessioni demaniali.
L’obiettivo è quello di “stabilire un quadro giuridico certo per gli operatori e per le amministrazioni locali”, come sottolineato da Capacchione. Il presidente ha anche smentito le voci di divisioni all’interno della categoria, affermando che “la categoria è unita nel chiedere la stessa cosa”.
Capacchione ha sottolineato l’urgenza di un intervento normativo, evidenziando che “tutte le organizzazioni sindacali, nessuna esclusa, hanno chiesto un incontro e manifestato l’urgenza di intervento normativo”.
Unità della categoria e l’urgenza di una soluzione
Il presidente del Sindacato Italiano Balneari ha ribadito l’unità della categoria, sottolineando che “tutte le organizzazioni sindacali hanno la percezione grave del fatto che non sia stata risolta la questione da questo governo che aveva promesso un intervento risolutivo e strutturale”.
Capacchione ha anche espresso la necessità di mantenere aperta la mobilitazione, affermando che “non possiamo non evidenziare l’urgenza di risolvere la questione mantenendo aperta la mobilitazione”.
Il presidente ha anche sottolineato che “non vogliamo gettare la croce su questo governo visto che ogni esecutivo, negli ultimi 14 anni, ha prorogato le concessioni senza mai intervenire”. L’unico governo che aveva fatto qualcosa era stato quello Draghi, che aveva messo in campo indennizzi e prelazioni.
La necessità di una norma giuridica e l’intervento dell’Agcom
Capacchione ha sottolineato l’urgenza di trasformare i risultati del tavolo tecnico, la cosiddetta mappatura, in una norma giuridica. “Anche la Corte di Giustizia ha chiarito che non si va a gara ovunque”, ha aggiunto.
Il presidente ha anche ricordato che la sentenza del Consiglio di Stato ha stabilito che entro fine anno bisogna legiferare, e che intanto sta intervenendo anche l’Agcom sui comuni. “Ma serve una norma nazionale”, ha concluso.
Considerazioni personali
La situazione dei balneari italiani è complessa e delicata. La mancata risoluzione della questione delle concessioni demaniali crea incertezza e preoccupazione tra gli operatori del settore. È fondamentale che il governo intervenga in modo rapido e incisivo per fornire un quadro giuridico certo e stabile, garantendo la continuità delle attività e la tutela degli investimenti. La mobilitazione degli operatori è comprensibile, ma è importante che la soluzione sia trovata attraverso il dialogo e la collaborazione tra le parti coinvolte.