Cassignol ferita dai rovi durante la gara
La nuotatrice francese Océane Cassignol ha concluso la 10 km di nuoto in acque libere in settima posizione, ma non senza subire delle ferite. La Cassignol ha riportato diversi tagli alle mani e alle braccia a causa dei rovi presenti lungo gli argini della Senna. La nuotatrice ha espresso la sua delusione per la presenza di questa vegetazione pericolosa, che ha reso la gara più difficile e pericolosa. “Penso che gli organizzatori avrebbero potuto almeno tagliare i rovi”, ha dichiarato Cassignol a France TV. “Sulla superficie dell’acqua c’è un vero giardino, e mi sono tagliata un bel po’ le mani e le braccia. Eravamo obbligate a nuotare lungo i bordi…ma è la mia unica lamentela.”
La pericolosità della vegetazione
La presenza di rovi lungo gli argini della Senna ha rappresentato un pericolo per i nuotatori durante la gara. I rovi, che sporgevano dall’acqua, hanno causato diversi tagli alle mani e alle braccia dei partecipanti. La Cassignol ha sottolineato che la presenza di questa vegetazione ha reso la gara pericolosa e scomoda, costringendo i nuotatori a nuotare lungo i bordi per evitare di essere feriti. La questione solleva interrogativi sulla sicurezza delle gare in acque libere e sulla responsabilità degli organizzatori nel garantire la sicurezza dei partecipanti.
Considerazioni sulla sicurezza delle gare in acque libere
La vicenda della Cassignol evidenzia l’importanza della sicurezza nelle gare in acque libere. Gli organizzatori hanno il dovere di valutare e mitigare i rischi ambientali, come la presenza di vegetazione pericolosa, per garantire la sicurezza dei partecipanti. La presenza di rovi in un’area di gara dovrebbe essere considerata un fattore di rischio da affrontare con la dovuta attenzione. La rimozione della vegetazione pericolosa o la segnalazione adeguata di queste zone potrebbero contribuire a prevenire incidenti e ferite ai nuotatori.