Maduro elogia la Guardia Nazionale e minaccia i social
A una settimana dalle contestate elezioni che gli hanno attribuito una dubbia vittoria, il presidente venezuelano Nicolas Maduro si è congratulato con la Guardia Nazionale Bolivariana (Gnb) per la sua “condotta esemplare” nel reprimere le proteste popolari e ha avvertito di essere “disposto a tutto” per far valere la sua rielezione.
“Voglio congratularmi con questa Guardia nazionale professionale, umana e potente, perché è stata ed è la spina dorsale della pace, della protezione del popolo, della tranquillità, della sicurezza”, ha detto il leader ‘chavista’ partecipando alle celebrazioni per l’87/o anniversario della Gnb.
Durante l’evento, Maduro ha anche lanciato nuove minacce contro la libertà di espressione nel Paese chiedendo di agire contro i social. “I principali strumenti consapevoli di moltiplicazione dell’odio e del fascismo e del tentativo di dividere i venezuelani e creare fanatici fascisti che attaccano la polizia, i militari o il popolo chavista nelle loro comunità, sono TikTok e Instagram”, ha dichiarato alla tv. “Il fascismo in Venezuela non attaccherà il potere. Sono disposto a tutto”, ha poi avvisato.
La situazione in Venezuela
La situazione in Venezuela è tesa e instabile dopo le elezioni contestate, che hanno visto Maduro riconfermato alla presidenza. Le proteste popolari sono state represse con durezza dalla Guardia Nazionale, e il governo ha adottato misure restrittive contro la libertà di espressione.
La comunità internazionale ha condannato le elezioni e le violazioni dei diritti umani in Venezuela, e molti Paesi hanno espresso preoccupazione per la situazione nel Paese.
Le conseguenze delle parole di Maduro
Le parole di Maduro rappresentano un’ulteriore escalation della tensione politica in Venezuela. La sua minaccia di “essere disposto a tutto” per far valere la sua rielezione è un segnale preoccupante, che potrebbe portare a un’ulteriore repressione delle proteste e una restrizione della libertà di espressione.
La decisione di puntare il dito contro TikTok e Instagram come strumenti di “moltiplicazione dell’odio e del fascismo” è una mossa che ricorda le strategie di altri governi autoritari, che cercano di censurare le piattaforme social per controllare il flusso di informazioni e limitare il dibattito pubblico.
Un’escalation pericolosa
Le parole di Maduro sono un segnale preoccupante che indica un’escalation della tensione politica in Venezuela. La sua minaccia di “essere disposto a tutto” per far valere la sua rielezione è un’ulteriore dimostrazione della sua volontà di reprimere la dissidenza e di controllare il flusso di informazioni nel Paese. La decisione di puntare il dito contro TikTok e Instagram è una mossa pericolosa che potrebbe portare a una maggiore censura e a una limitazione della libertà di espressione.