Venezuela: Machado accusa Maduro di “campagna del terrore” per il boicottaggio di WhatsApp
atlante
2 min read
Machado: “Vogliono impaurirci per farci smettere di comunicare”
Maria Corina Machado, leader dell’opposizione venezuelana, ha definito la richiesta di boicottaggio di WhatsApp da parte del presidente Nicolas Maduro come “parte di una campagna del terrore” che mira a intimidire i militanti anti-governativi. In un video diffuso sui social network, Machado ha sottolineato che il governo venezuelano sta cercando di “impaurirci per farci smettere di comunicare tra noi” con l’obiettivo di indebolire l’opposizione, isolandola. Tuttavia, Machado ha assicurato che “troveremo sempre il modo per rimanere connessi, organizzati e attivi”, sottolineando l’importanza della comunicazione e della solidarietà tra i militanti anti-governativi, sia “per strada che sui social network”.
Maduro contro i social network: WhatsApp accusata di essere utilizzata da “gruppi fascisti”
In un braccio di ferro lanciato contro i social network, il presidente Maduro ha affermato di voler interrompere i rapporti con la popolare applicazione WhatsApp, accusando la piattaforma di essere utilizzata da “gruppi fascisti” per minacciare il Venezuela. Questa dichiarazione si inserisce in un contesto di crescente tensione tra il governo venezuelano e i social network. In precedenza, Maduro aveva accusato TikTok e Instagram di diffondere “l’odio e il fascismo”, ventilando possibili restrizioni all’uso di queste piattaforme nel Paese.
La libertà di espressione e il ruolo dei social network
La richiesta di boicottaggio di WhatsApp da parte del governo venezuelano solleva preoccupazioni sulla libertà di espressione e sul ruolo dei social network nella società. Il diritto di accesso all’informazione e di esprimere liberamente le proprie opinioni è un pilastro fondamentale di una democrazia. La censura e il controllo governativo sui social network possono avere un impatto negativo sulla libertà di espressione e sulla partecipazione politica dei cittadini. È importante che i governi rispettino la libertà di espressione e garantiscano un accesso libero e sicuro ai social network, senza interferenze o censura.
