Il ritorno di un’icona
Mircea Lucescu, una figura di spicco nel panorama calcistico internazionale, è tornato alla guida della nazionale rumena. Il 79enne allenatore, che ha già ricoperto questa carica tra il 1981 e il 1986, ha accettato la sfida di guidare la Romania verso il ritorno nell’élite mondiale. Lucescu, che ha allenato anche la Turchia tra il 2017 e il 2019 e ha guidato club prestigiosi come Besiktas, Galatasaray, Brescia, Inter e Dynamo Kiev, ha vinto oltre 30 titoli in una carriera ricca di successi. “Ho fatto tutto il possibile per rifiutare l’offerta”, ha dichiarato Lucescu in una conferenza stampa a Bucarest, “ma non posso dire di no alla squadra nazionale. Sarebbe stato da codardo da parte mia.” Il suo contratto con la Federazione Rumena è di due anni.
L’eredità di Iordanescu
Lucescu subentra a Edward Iordanescu, che ha annunciato il suo ritiro dopo aver portato la Romania agli ottavi di finale dell’Euro 2024 in Germania. Iordanescu, 46 anni, ha guidato la nazionale dal 2022, conducendola al suo primo Europeo dopo otto anni senza perdere una sola partita nelle qualificazioni. “Ora voglio dedicarmi alla mia famiglia”, ha detto Iordanescu, salutando una generazione di giocatori “dal potenziale fantastico.”
L’obiettivo: tornare ai Mondiali
La Federazione Rumena ha fissato come obiettivo principale la qualificazione ai prossimi Mondiali. La nazionale rumena non partecipa a una Coppa del Mondo dal 1998. Lucescu, consapevole della sfida che lo attende, ha dichiarato: “So come ricostruire squadre, promuovere e formare giovani giocatori.” La sua esperienza internazionale e la sua capacità di costruire squadre vincenti saranno fondamentali per raggiungere l’obiettivo di riportare la Romania tra le grandi del calcio mondiale.
Un ritorno carico di aspettative
Il ritorno di Lucescu alla guida della nazionale rumena è un evento significativo per il calcio romeno. La sua esperienza e la sua reputazione internazionale offrono speranza per un futuro luminoso per la squadra. Tuttavia, la sfida è ardua e il tempo a disposizione è limitato. Sarà interessante osservare come Lucescu riuscirà a gestire la pressione e a portare la Romania verso la qualificazione ai Mondiali.