Un test di resistenza per le banche britanniche
La Bank of England ha concluso la seconda valutazione annuale delle otto principali banche britanniche, chiamata “Resolvability Assessment”. Questo test di resistenza, condotto in un contesto di incertezza economica internazionale, mira a valutare la capacità degli istituti di affrontare una crisi finanziaria senza ricorrere a un salvataggio pubblico. I risultati del test sono stati pubblicati in un comunicato ufficiale dalla banca centrale.
Nessun rischio di salvataggio pubblico
La Bank of England ha espresso fiducia nel fatto che, in caso di fallimento di una grande banca britannica, l’istituto rimarrebbe operativo e continuerebbe a fornire servizi essenziali. I costi del fallimento sarebbero a carico degli azionisti e degli investitori, non dei fondi pubblici. “La nostra valutazione ci dà fiducia sul fatto che se una grande banca del Regno Unito dovesse fallire oggi rimarrebbe aperta e continuerebbe a fornire servizi bancari vitali, con gli azionisti e gli investitori – non i fondi pubblici – in prima fila a sostenere i costi del fallimento”, si legge nel comunicato.
Standard Chartered: l’unica eccezione
Sette banche su otto hanno superato il test senza problemi: Barclays, Hsbc, Lloyds, Nationwide, NatWest, Santander e Virgin Money. Solo Standard Chartered ha mostrato alcune “lacune” nella sua capacità di riorganizzazione in caso di crisi. La banca centrale ha comunque confermato che l’istituto ha avviato azioni per colmare queste lacune.
Terza valutazione rinviata
La terza valutazione, inizialmente prevista per il 2025-2026, è stata rinviata di un anno. Questo rinvio permetterà alle banche di migliorare ulteriormente le proprie capacità di affrontare uno scenario di fallimento e di rafforzare la loro resilienza.
Un passo avanti per la stabilità finanziaria
I risultati di questo test sono positivi e rassicuranti. La capacità delle banche britanniche di affrontare una crisi finanziaria senza ricorrere a fondi pubblici è un importante passo avanti per la stabilità del sistema finanziario del Regno Unito. Questo dimostra che il sistema bancario britannico è più solido e resiliente rispetto al passato.