Un’industria del malaffare
Il fenomeno dei parcheggiatori abusivi a Napoli, spesso associato al folclore e alla figura del “Dottò” che indica un posto auto, si rivela ben più complesso e inquietante. Un report dei carabinieri di Napoli ha svelato un’industria da migliaia di euro al giorno, con numeri che ricordano una vera e propria società per azioni.
Dal primo gennaio sono stati identificati e denunciati 323 parcheggiatori abusivi, quasi due al giorno. Le tariffe variano a seconda dell’evento e della location. Ad esempio, durante le partite allo stadio Maradona, i prezzi per un posto auto sicuro oscillano tra i 15 e i 20 euro, arrivando fino a 30 euro per le partite di Champions League o per i big match di campionato.
Il fenomeno va ben oltre la figura del “poveraccio” che cerca di sbarcare il lunario. Dietro questa attività si nasconde una vera e propria industria del malaffare, con legami con la criminalità organizzata.
Legami con la camorra
Le indagini dei carabinieri hanno svelato i legami tra i parcheggiatori abusivi e la camorra. Lo scorso giugno, undici persone al servizio del “clan Contini” sono state arrestate, con l’attività dei parcheggiatori abusivi tra i loro affari più redditizi.
Un’altra indagine, condotta a marzo, ha portato all’arresto di tre persone su disposizione della Dda di Napoli. Queste persone avevano minacciato e aggredito con metodo mafioso il titolare di un parcheggio per favorire la propria attività illegale.
Violenza e speculazione
L’attività dei parcheggiatori abusivi non si limita alla semplice richiesta di denaro. In caso di rifiuto, il parcheggiatore spesso diventa violento. Diversi video online documentano aggressioni, come quella di una donna a Posillipo, aggredita a colpi di sedia contro l’auto per aver preso un posto “occupato”.
Il fenomeno si estende a diversi punti strategici della città, seguendo la movida, gli eventi e le necessità dei cittadini. Si passa da tariffe fisse (5 euro per gli scooter, 10 per le auto) a tariffe extra per location particolari, come la terrazza di Posillipo, o per eventi come il 2 novembre al cimitero di Poggioreale.
La speculazione si estende anche alle spiagge, ai teatri e ai weekend con le discoteche di Coroglio, dove la domanda di posti auto è alta.
Un’industria in nero
L’attività dei parcheggiatori abusivi produce migliaia di euro in nero al giorno, con buona pace dell’erario. Il fenomeno è in continua evoluzione, adattandosi alle esigenze e alle tendenze del momento, offrendo ai cittadini un servizio illegale ma spesso necessario.
Riflessioni sul fenomeno
Il fenomeno dei parcheggiatori abusivi a Napoli evidenzia un problema complesso che va oltre la semplice figura del “Dottò”. Dietro questa attività si nasconde un’organizzazione criminale che lucra su un bisogno reale dei cittadini, sfruttando la mancanza di parcheggi e la difficoltà di trovare un posto auto in una città trafficata come Napoli. La violenza e i legami con la camorra rendono questo fenomeno ancora più preoccupante, richiedendo un intervento incisivo da parte delle autorità per contrastare l’illegalità e garantire la sicurezza dei cittadini.