Trattative avanzate per un hub produttivo in Italia
Le trattative tra l’azienda automobilistica cinese Dongfeng Motors e l’unità di attrazione degli investimenti esteri del Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) sono in fase avanzata per la realizzazione di uno stabilimento produttivo in Italia. L’obiettivo è quello di creare un hub per l’intera Europa, con la possibilità di coinvolgere anche imprese italiane del settore della componentistica. Secondo quanto riportato dall’ANSA, il progetto potrebbe anche prevedere una partecipazione pubblica di minoranza. L’interesse per l’Italia è stato manifestato dal ministro Adolfo Urso durante una missione a Pechino a inizio luglio, quando ha incontrato i vertici di Dongfeng Motors per discutere di potenziali investimenti.
Incontri tecnici e sostegno governativo
Negli ultimi giorni si sono susseguiti incontri tecnici tra le due parti, con l’unità di attrazione investimenti esteri del Mimit in prima linea. Le fonti concordano nel dire che entrambe le parti sono molto soddisfatte dei progressi finora raggiunti, anche grazie al recente sostegno dei governi italiano e cinese.Oltre alla missione di Urso a Pechino, va ricordato che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha recentemente effettuato una missione ufficiale in Cina, durante la quale è stato sottoscritto un memorandum of understanding tra il Mimit e il Ministero dell’Industria e delle tecnologie di informazione cinese. Questo memorandum prevede una cooperazione bilaterale industriale, con particolare attenzione al settore dei veicoli elettrici.
Un’opportunità per l’industria italiana
La possibile realizzazione di uno stabilimento Dongfeng Motors in Italia rappresenta un’opportunità significativa per l’industria nazionale. Oltre a creare nuovi posti di lavoro, l’investimento potrebbe favorire lo sviluppo di nuove tecnologie e competenze nel settore automobilistico, con particolare attenzione alla produzione di veicoli elettrici. La collaborazione con imprese italiane potrebbe inoltre portare a sinergie positive e alla creazione di una filiera produttiva integrata.