L’indice Hcob Pmi dei servizi in Italia in calo
L’indice Hcob Pmi dei servizi in Italia a luglio è sceso a 51,7 da 53,7 di giugno, segnando la crescita più debole da gennaio 2024. “I servizi stanno portando avanti l’economia italiana, restando il motore principale dell’economia nazionale, anche se i recenti indicatori suggeriscono potenziali difficoltà”, spiega Tariq Kamal Chaudhry, economista presso Hamburg Commercial Bank. “L’indice principale Hcob Pmi del Settore Terziario Italiano – aggiunge – si posiziona a luglio su 51,7, mostrando un netto regresso rispetto al mese precedente e segnando la crescita più debole da gennaio 2024. I prezzi restano alti e le aziende dei servizi continuano ad affrontare costi sempre più elevati, che superano gli aumenti riportati dei prezzi di vendita.”
L’indice Hcob Pmi della produzione composita dell’Eurozona in calo
L’Indice Hcob Pmi della produzione composita dell’Eurozona a luglio, per il secondo mese consecutivo, ha registrato un calo attestandosi a 50,2 da 50,9 di giugno, ed avvicinandosi alla soglia di 50. Ciò significa che la “crescita è stata solo complessivamente marginale e la più debole da marzo, mese in cui i livelli di attività hanno ricominciato a salire”, spiega una nota.
Rallentamento dei servizi in Germania
Anche in Germania i servizi hanno rallentato. L’indice Hcob Germany services Pmi a luglio scende a 52,5, rispetto a 53,1 di giugno. L’indice ha “mostrato un rallentamento del tasso di espansione, che è stato il più debole da marzo.”
Risalita dei servizi in Francia
A luglio in Francia invece l’indice Hcob Pmi dei servizi sale a 50,1, rispetto a 48,8 di giugno e superando la soglia dei 50 per la prima volta in tre mesi. A luglio si registra la fine del “periodo di contrazione tra maggio e giugno. Tuttavia gli ultimi dati implicano una sostanziale stagnazione dei livelli di attività.”
Ripresa del settore dei servizi in Russia
I fornitori di servizi russi hanno visto un ritorno alla crescita della produzione nel mese di luglio in condizioni di domanda più forte, secondo l’ultimo sondaggio di S&P Global. L’attività economica è aumentato per la prima volta in tre mesi, con i nuovi ordini aumentati leggermente in un contesto di miglioramento delle vendite. Anche se l’ottimismo è sceso al livello più basso in un anno, le aziende hanno continuato ad assumere nuovi lavoratori, con il tasso di creazione di posti di lavoro in accelerazione. Allo stesso tempo, l’inflazione è aumentata e gli oneri dei costi aumentano ad un ritmo più rapido da gennaio. L’indice delle attività commerciali ha registrato 51,1 all’inizio del terzo trimestre, in aumento rispetto al 47,6 di giugno. Gli ultimi dati segnalati una rinnovata espansione della produzione, la più rapida da marzo.
Accelerazione dell’economia dei servizi in Cina
Infine la Cina: l’espansione dell’economia dei servizi ha subito un’accelerazione nella seconda metà del 2024. L’incremento è stato sostenuto da afflussi di nuove imprese più rapidi, mentre anche le esportazioni hanno continuato ad aumentare. Grazie ad una maggiore efficienza, aiutata da una maggiore capacità della forza lavoro, i fornitori di servizi hanno incrementato il loro giro d’affari. L’indice destagionalizzato Caixin China General Services ha registrato 52,1 a luglio, in aumento rispetto a 51,2 di giugno. Questo ha prolungato il periodo di espansione iniziato nel gennaio 2023, anche se ad un ritmo che è rimasto inferiore alla media da inizio anno.
Un quadro complesso
Il rallentamento del settore terziario in Italia, in un contesto di crescita economica globale che mostra segnali di rallentamento, è un campanello d’allarme. L’aumento dei costi e l’inflazione persistente stanno mettendo a dura prova le aziende, che si trovano a dover bilanciare la necessità di mantenere i prezzi competitivi con la necessità di coprire i costi crescenti. La situazione è ancora più complessa se si considera il contesto geopolitico internazionale, con la guerra in Ucraina che continua a creare incertezza e volatilità nei mercati. È importante monitorare attentamente l’evoluzione della situazione per comprendere meglio le prospettive future dell’economia italiana e del settore terziario in particolare.