Scontri violenti in Bangladesh: 8 morti
Almeno 8 manifestanti sono morti in Bangladesh durante gli scontri tra coloro che chiedevano le dimissioni del premier Sheikh Hasina e i sostenitori filo-governativi. Lo riferiscono la polizia e fonti mediche.
Le vittime sono state registrate in diversi distretti del paese. Tre persone sono morte nel distretto settentrionale di Pabna, due nel distretto settentrionale di Rangpur, altri 2 nel distretto Munshiganj della capitale Dacca e uno nel distretto occidentale di Magura.
Cause degli scontri
Gli scontri sono scoppiati durante le proteste organizzate dall’opposizione per chiedere le dimissioni del premier Sheikh Hasina. I manifestanti accusano il governo di corruzione e di aver manipolato le ultime elezioni. I sostenitori filo-governativi hanno reagito con violenza, scontrandosi con i manifestanti.
Reazione del governo
Il governo ha condannato la violenza e ha affermato che sta indagando sugli incidenti. Il ministro dell’Interno, Asaduzzaman Khan Kamal, ha dichiarato che la polizia sta prendendo provvedimenti per ristabilire l’ordine pubblico.
Situazione politica in Bangladesh
Il Bangladesh è un paese con una storia di instabilità politica. Il premier Sheikh Hasina è al potere dal 2009. L’opposizione accusa il governo di autoritarismo e di violazione dei diritti umani. Le proteste sono diventate sempre più frequenti negli ultimi mesi.
Un clima di tensione crescente
Gli scontri di questi giorni sono un segnale preoccupante della crescente tensione politica in Bangladesh. La richiesta di dimissioni del premier Hasina è un segnale di un malcontento diffuso nei confronti del governo. La violenza è sempre una soluzione inaccettabile, ma è importante che il governo ascolti le preoccupazioni dei cittadini e si impegni a trovare una soluzione pacifica alla crisi politica.