Paltrinieri, un capitano da record
Il Direttore Tecnico del nuoto italiano, Cesare Butini, ha espresso grande soddisfazione per le prestazioni degli azzurri alle Olimpiadi di Parigi, in particolare per il capitano Gregorio Paltrinieri. “Chiudiamo i Giochi in vasca col botto, con Gregorio Paltrinieri, il nostro capitano è stato incredibile e battuto solo da un Finke da record del mondo”, ha dichiarato Butini.
Il dt ha evidenziato come Paltrinieri sia stato l’atleta che lo ha sorpreso di più, non solo per le sue prestazioni, ma anche per la sua capacità di recupero tra le gare. “Ora manca il triplete con le acque libere, anche se io al suo posto non mi tufferei nella Senna (ride, ndr)”, ha aggiunto Butini, con un pizzico di ironia.
Un bilancio positivo, con qualche rammarico
Butini ha definito la spedizione del nuoto italiano a Parigi “eccezionale”, sottolineando come non abbia “nulla da recriminare se non la 4×100 mista maschile”. La staffetta è stata infatti la delusione più eclatante, come ammesso dallo stesso dt.
Oltre alla staffetta, Butini ha espresso rammarico per il centesimo di distacco della Pilato nei 100 rana e per i due quarti posti della Quadarella. Tuttavia, ha riconosciuto che i ragazzi hanno dato il massimo e che è ora di guardare al futuro. “In vista del prossimo quadriennio c’è da favorire il ricambio generazionale”, ha concluso Butini.
Il villaggio olimpico: un’esperienza non proprio idilliaca
Butini ha concluso la sua analisi parlando del villaggio olimpico, definendolo “il peggiore a livello di trasporti”. Ha lamentato la distanza per gli allenamenti, la mancanza di aria condizionata sui bus e i lunghi tempi di attesa in piedi. Anche la mensa non è stata all’altezza delle aspettative.
Nonostante le difficoltà, Butini ha sottolineato che “chi si adatta alle difficoltà vince, l’Olimpiade é così”.
Un futuro luminoso per il nuoto italiano
Le parole di Butini lasciano intravedere un futuro positivo per il nuoto italiano. La presenza di un atleta come Paltrinieri, con la sua determinazione e la sua capacità di trascinare la squadra, è un segnale incoraggiante. Il ricambio generazionale, che Butini ha sottolineato come necessario, potrebbe portare nuove energie e nuove prospettive al nuoto italiano. Sarà importante, però, lavorare per migliorare le infrastrutture e le condizioni di allenamento, in modo da garantire ai giovani atleti le migliori opportunità di crescita e di successo.