L’orsa F12 trovata morta in Trentino
L’orsa F12, protagonista di alcuni episodi di aggressione e inseguimento a luglio in Trentino, è stata trovata morta nei boschi vicino a Covelo, nel comune di Vallelaghi. La scoperta è stata comunicata dalla Provincia di Trento in una nota.
Le analisi genetiche eseguite presso i laboratori della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige hanno confermato che la carcassa ritrovata appartiene allo stesso animale che il 10 luglio ha simulato un attacco ad una donna accompagnata da tre bambini lungo il lago di Molveno e che il 17 luglio ha inseguito un ciclista in località Ciago, nella frazione di Vezzano, sempre nel comune di Vallelaghi.
Le tracce organiche raccolte nelle aree in cui si sono verificati questi episodi appartengono sempre ad F12.
La causa della morte: aggressione da parte di un altro orso
Secondo i rilievi tecnici eseguiti dal Corpo forestale trentino, al momento del rinvenimento della carcassa, l’orsa di 13 anni presentava lesioni profonde, compatibili con l’aggressione di un altro orso. Con ogni probabilità, si trattava di un maschio adulto.
L’aggressione è stata fatale per F12 e ha avuto anche un’altra vittima: un piccolo, i cui resti sono stati rinvenuti sul posto. L’orso aggressore ha sbranato e quasi completamente consumato il cucciolo.
Considerazioni sul caso F12
La morte dell’orsa F12 solleva importanti questioni sulla gestione della popolazione di orsi in Trentino. L’episodio evidenzia la complessità della coesistenza tra uomo e fauna selvatica, soprattutto in un contesto di crescente urbanizzazione e antropizzazione del territorio. È necessario un approccio attento e responsabile alla gestione della fauna selvatica, che tenga conto sia della sicurezza delle persone sia del benessere degli animali. La morte di F12 e del suo piccolo è un evento tragico che ci ricorda la necessità di trovare un equilibrio tra la tutela della natura e la sicurezza delle persone.