Il Nikkei crolla del 12,40%
La Borsa di Tokyo ha registrato un crollo senza precedenti, con l’indice di riferimento Nikkei che ha subito la maggiore flessione giornaliera della sua storia. Il Nikkei ha ceduto il 12,40%, chiudendo a quota 31,458,42 punti, con una perdita di ben 4.458,42 punti. Questa brusca discesa è stata attribuita principalmente ai timori di una imminente recessione negli Stati Uniti, che hanno gettato un’ombra di incertezza sui mercati finanziari globali.
Lo yen si rafforza
In concomitanza con il crollo del Nikkei, lo yen si è apprezzato sia nei confronti del dollaro che dell’euro. Il cambio yen-dollaro si è attestato a 142,20, mentre il cambio yen-euro ha raggiunto quota 154,90. Questo rafforzamento dello yen è stato interpretato come un riflesso della crescente avversione al rischio da parte degli investitori, che si stanno orientando verso valute considerate più sicure in tempi di incertezza economica.
Le implicazioni per l’economia giapponese
Il crollo della Borsa di Tokyo e il rafforzamento dello yen hanno implicazioni significative per l’economia giapponese. Da un lato, l’apprezzamento dello yen potrebbe danneggiare le esportazioni giapponesi, rendendole meno competitive sui mercati internazionali. Dall’altro lato, la flessione del Nikkei potrebbe scoraggiare gli investimenti e frenare la crescita economica. Sarà importante monitorare l’evoluzione della situazione economica globale e le reazioni del governo giapponese per comprendere le conseguenze a lungo termine di questa brusca flessione.