Nessuna “Trattativa”, Solo Collaborazione
Padre Federico Lombardi, ex direttore della sala stampa vaticana durante il pontificato di Benedetto XVI, ha smentito categoricamente l’esistenza di una “trattativa” in merito all’apertura e alla traslazione della tomba di Renatino De Pedis dalla basilica di Sant’Apollinare. In un’audizione davanti alla Commissione bicamerale di inchiesta sulle scomparse di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi, Lombardi ha affermato che il Vaticano non aveva alcun problema a cooperare con le indagini e che non aveva nulla da nascondere.
“Il ragionamento che si faceva – ha spiegato Lombardi – era che bisognava vedere che cosa ci fosse nella tomba di De Pedis. Chi la deve aprire? Era più opportuno lo facesse chi stava facendo le indagini, la magistratura italiana, altrimenti avrebbero detto che sarebbe stata manipolata. Era più sicuro e oggettivo che chi era responsabile delle indagini conducesse anche la traslazione e l’esame.”
L’Appunto di Lombardi: Un “Testo Personale”
Lombardi ha anche chiarito la natura di un appunto redatto in Vaticano sulla vicenda di Emanuela Orlandi, affermando che si trattava di un “appunto personale” che “di per sé” doveva rimanere “riservato”. L’appunto, destinato alla segreteria particolare di Benedetto XVI, non era un dossier particolare con “segreti”, ma una semplice relazione su un incontro tra monsignor Georg Gaenswein, segretario di Ratzinger, e Pietro Orlandi.
Orlandi aveva portato un suo libro sulla vicenda e aveva informato Gaenswein di un’imminente manifestazione in ricordo della sorella, chiedendo se il Papa potesse dire qualcosa in merito all’Angelus. Gaenswein si era rivolto a Lombardi, il quale aveva redatto una relazione dattiloscritta in cui spiegava l’atteggiamento di Pietro Orlandi e le domande che a lui non erano chiare al tempo. L’appunto fu trafugato dall’ex maggiordomo del Papa, Paolo Gabriele, e fu proprio questa vicenda che portò alla luce una serie di fughe di documenti dal Vaticano.
“Addirittura per noi fu proprio quella la vicenda chiave – ha spiegato Lombardi – per appurare da dove avveniva la fuga di documenti che in quel periodo erano tantissimi.”
Un’Inchiesta Complessa e Contradittoria
L’inchiesta sulle scomparse di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi è un caso complesso e controverso che ha suscitato un’intensa attenzione mediatica e pubblica. La testimonianza di padre Lombardi contribuisce a fare luce su alcuni aspetti specifici dell’inchiesta, ma lascia aperte molte domande e interrogativi. La questione della tomba di De Pedis, ad esempio, è stata oggetto di diverse interpretazioni e teorie, e la testimonianza di Lombardi non risolve completamente il mistero.
L’appunto di Lombardi, trafugato da Paolo Gabriele, rappresenta un tassello importante nel puzzle dell’inchiesta, ma non fornisce una risposta definitiva alle domande sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Le indagini continuano e la ricerca della verità è ancora in corso.
Un’Opportunità di Chiarimento
La testimonianza di padre Lombardi offre un’opportunità di chiarimento su alcuni aspetti controversi dell’inchiesta sulle scomparse di Mirella Gregori ed Emanuela Orlandi. La smentita della “trattativa” e la descrizione dell’appunto personale di Lombardi contribuiscono a fornire un quadro più completo e dettagliato del ruolo del Vaticano in questa vicenda. Tuttavia, è importante ricordare che l’inchiesta è ancora in corso e che le risposte definitive alle domande sulla scomparsa di Emanuela Orlandi non sono ancora state trovate.