Accuse di ‘teorema’ e richiesta di intervento di Nordio
Il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone, presidente della Commissione cultura alla Camera, ha accusato la magistratura di aver ‘acreditato un teorema’ nel processo per la strage di Bologna del 2 agosto 1980. In un’intervista alla Stampa, Mollicone ha affermato che l’obiettivo di parte della magistratura era quello di ‘condizionare la storia repubblicana’ attraverso il processo a Giuseppe Bellini, un criminale collaboratore dei servizi e del procuratore Sisti. Mollicone ha sottolineato che Bellini ‘mai ha avuto a che vedere con noi’ e che la sua storia ‘non c’entra con la nostra’.
Il deputato ha affermato di avere prove a sostegno delle sue accuse e ha annunciato che chiederà al ministro della Giustizia Carlo Nordio, con un’interrogazione parlamentare, di verificare le sue denunce.
Mollicone ha ribadito la sua posizione sulla destra, sostenendo che ‘siamo quella destra che, non oggi, ma negli anni Settanta, ruppe con chi scelse il terrorismo’.
“Non possiamo accettare come dogmi sentenze che non stanno rispettando le garanzie di un giusto processo. È ora di farla finita con questa ipocrisia”, ha dichiarato Mollicone.
Replica dell’associazione dei familiari delle vittime
La replica dell’associazione dei familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna è stata immediata e secca. Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione, ha definito le affermazioni di Mollicone ‘assurdità’.
“Non so se Mollicone parla per tutto il partito – ha aggiunto all’ANSA – ma se sono queste le loro teorie siamo alla negazione della verità. Allora si capisce perché la Meloni si scaldi così e non mantenga un assetto normale” sul 2 agosto, ha aggiunto Bolognesi, commentando la reazione della premier al suo intervento per la commemorazione dei 44 anni dalla strage.
Considerazioni personali
Le dichiarazioni di Mollicone sollevano un’importante questione sul ruolo della magistratura e sulla ricerca della verità storica. È importante che le accuse di Mollicone siano verificate in modo approfondito e imparziale. Tuttavia, è fondamentale che la ricerca della verità non si traduca in una negazione dei fatti accertati e del dolore delle vittime. La memoria della strage di Bologna deve essere preservata e onorata, e la giustizia deve essere perseguita con rigore e imparzialità.