Un Diario di Dolore e Memoria
“Mi chiamo Angelo Pieri e ho scritto un diario. L’ho scritto perché le mie parole erano troppo dolorose per essere pronunciate a voce. E io, infine, ho deciso di assecondarle e lasciarle uscire: di liberarle, una volta per tutte”.Con queste parole inizia il libro di Margherita Lollini, “La Montagna di Fuoco”, un romanzo storico che si basa sul diario ritrovato da una figlia, il quale narra la vicenda di Angelo Pieri, un uomo sopravvissuto alla strage nazifascista di Sant’Anna di Stazzema, avvenuta l’12 agosto 1944.La tragedia, che ha visto la morte di 560 civili innocenti, ha segnato profondamente la vita di Angelo, che in quel giorno ha perso la moglie, i suoi due figli, la madre e la sorella. Il diario diventa così un’intima testimonianza del dolore e della memoria, un modo per dare voce alle emozioni troppo intense per essere espresse a voce.
La Strage di Sant’Anna di Stazzema
Sant’Anna di Stazzema, un piccolo paese sulle pendici delle Alpi Apuane, fu teatro di una delle più atroci stragi nazifasciste. Il 12 agosto 1944, l’esercito tedesco, in rappresaglia per un attacco partigiano, diede fuoco al paese, trasformando la verde vallata in una “montagna di fuoco”.La tragedia colpì duramente la comunità locale, che in poche ore vide la propria vita stravolta dalla violenza. Angelo Pieri, in quel momento lontano dal paese per lavoro, scoprì la morte dei suoi cari solo mesi dopo, quando un cugino lo informò dell’accaduto.La storia di Angelo, narrata attraverso il suo diario, diventa un monito contro l’odio e la violenza, un invito a ricordare le vittime e a non dimenticare le tragedie del passato.
La Scrittura di Memoria
“La Montagna di Fuoco” si inserisce in un filone letterario importante, quello della “scrittura di memoria”. Questo genere letterario si focalizza sulla ricostruzione di eventi storici attraverso la voce di testimoni diretti, con l’obiettivo di preservare la memoria e di trasmettere alle future generazioni la verità di quei momenti tragici.Margherita Lollini, con la sua sensibilità e la sua capacità di narrare, riesce a dare voce al dolore e alla memoria di Angelo Pieri, offrendo al lettore un ritratto intimo e commovente di un uomo segnato da una tragedia immensa.Il libro, con il suo valore storico e letterario, contribuisce a mantenere viva la memoria della strage di Sant’Anna di Stazzema, un evento che non deve essere dimenticato.
Un Monito Contro l’Odio e la Violenza
“La Montagna di Fuoco” è un libro che ci invita a riflettere sulla fragilità della pace e sulla necessità di combattere l’odio e la violenza in tutte le sue forme. La storia di Angelo Pieri, un uomo che ha perso tutto in una sola giornata, è un monito a non dimenticare le tragedie del passato e a costruire un futuro di pace e di comprensione reciproca.