La Fpi rifiuta il premio dell’Iba
La Federazione Pugilistica Italiana (Fpi) ha comunicato in una nota ufficiale la sua decisione di non accettare il premio in denaro offerto dall’Iba per la medaglia d’oro olimpica conquistata da Angela Carini. L’ente internazionale aveva stabilito un premio di 50mila dollari per l’atleta e di 25mila dollari a testa per l’allenatore e per la federazione di appartenenza.
Nel comunicato, la Fpi ha smentito categoricamente l’ipotesi di accettare qualsiasi premio in denaro, dichiarando: “Relativamente all’offerta economica avanzata dal Presidente Iba Umar Kremlev a favore della Fpi, la Federazione Pugilistica Italiana smentisce riguardo l’ipotesi di accettazione di qualsivoglia premio in denaro.”
Né la federazione né l’atleta accetteranno il denaro
Sebbene nel comunicato non venga menzionato il nome di Angela Carini, la Fpi ha chiarito che anche l’atleta non accetterà il premio in denaro offerto dall’Iba. La decisione della federazione e dell’atleta è stata presa in modo congiunto, con l’obiettivo di mantenere la propria indipendenza e integrità.
Considerazioni personali
La decisione della Fpi e di Angela Carini di rifiutare il premio in denaro dell’Iba è un segnale importante di indipendenza e integrità. La scelta di non accettare fondi da un ente internazionale che è stato oggetto di critiche e controversie dimostra una forte volontà di mantenere la propria autonomia e di non essere influenzata da pressioni esterne. Questo atteggiamento è degno di lode e rappresenta un esempio positivo per il mondo dello sport, che spesso è minacciato da corruzione e conflitti di interesse.