La procura boccia la revoca dei domiciliari
L’imprenditore Aldo Spinelli resterà ai domiciliari nella sua villa a Quarto. I suoi difensori, Sandro Vaccaro e Andrea Vernazza, hanno rinunciato all’istanza di revoca della misura cautelare dopo il parere negativo della procura. Il giudice Paola Faggioni ha emesso un provvedimento di “non luogo a provvedere”.
La procura ha espresso il suo parere negativo anche alla luce di quanto scritto dal Riesame, secondo cui Spinelli senior potrebbe corrompere ancora visto che è proprietario delle quote di maggioranza e che la situazione non cambia con il rinnovo delle cariche.
Le possibili mosse dei legali
Una delle possibili mosse che i legali di Spinelli potrebbero prendere in considerazione è la cessione di tutte le quote societarie al figlio Roberto, anch’egli indagato ma sottoposto a interdittiva.
La procura, tuttavia, ha espresso il suo parere negativo anche su questa ipotesi, ritenendo che la situazione non cambierebbe in modo significativo.
La necessità di un processo equo
La vicenda di Aldo Spinelli solleva importanti questioni sul diritto alla difesa e sulla necessità di un processo equo. La procura ha espresso il suo parere negativo alla revoca della misura cautelare, ma è importante ricordare che il diritto alla presunzione di innocenza è un principio fondamentale del nostro ordinamento giuridico. Il processo dovrà svolgersi in modo imparziale e con il rispetto delle garanzie procedurali per tutti gli imputati.