L’Iba premia Angela Carini come campionessa olimpica
L’International Boxing Association (Iba), ente che gestisce il pugilato Elite (ex dilettantistico) ma non quello olimpico, ha deciso di premiare Angela Carini con il premio stabilito per i campioni olimpici di Parigi 2024.
La decisione è stata presa dal presidente Umar Kremlev, che ha annunciato che Carini verrà premiata “come se fosse diventata campionessa olimpica”. Il premio consiste in 100mila dollari (netti), di cui 50mila all’azzurra, 25mila al suo allenatore e 25mila alla federazione di appartenenza, ovvero la federazione pugilistica italiana (Fpi).
Kremlev ha espresso il suo disappunto per l’esclusione di Carini dai Giochi Olimpici a causa di una norma contro le iperandrogene, affermando: “Non riuscivo a guardarla mentre piangeva, e non posso rimanere indifferente a una situazione del genere. Non capisco perché uccidano il pugilato femminile. Per mantenere le condizioni di sicurezza, dovrebbero competere solo le atlete elegibili”.
Questa decisione dell’Iba arriva dopo che la federazione ha annunciato che avrebbe distribuito premi in denaro ai medagliati olimpici, con un sistema simile a quello di ‘World Athletics’. Tuttavia, a differenza della federazione mondiale dell’atletica, che premierà solo gli ori, l’Iba ha deciso di premiare anche gli atleti che conquistano l’argento e il bronzo.
Il caso Carini e la controversia sulle iperandrogene
Angela Carini è stata esclusa dai Giochi Olimpici a causa di una norma contro le iperandrogene, che limita la concentrazione di testosterone nelle atlete. La norma è stata introdotta per garantire l’equità della competizione, ma è stata criticata da molti, che la considerano discriminatoria.
Il caso Carini ha riacceso il dibattito sulle iperandrogene nello sport, con molti che si chiedono se la norma sia davvero necessaria e se non sia discriminatoria nei confronti delle atlete che hanno un livello naturalmente più alto di testosterone.
L’Iba ha annunciato che tutelerà anche l’uzbeka Sitora Turdibekova, che ha perso ai punti contro la taiwanese Lin Yu Ting, anch’essa iperandrogina. L’ente non ha però specificato come intende tutelare le due atlete.
La decisione dell’Iba di premiare Carini “come se fosse campionessa olimpica” è stata interpretata da molti come un gesto di solidarietà nei confronti dell’atleta e come un modo per esprimere il suo dissenso contro la norma sulle iperandrogene.
L’Iba e la Fpi: una separazione in vista?
La federazione pugilistica italiana (Fpi) ha recentemente lasciato l’Iba per confluire in un nuovo ente, ‘World Boxing’.
La decisione della Fpi di lasciare l’Iba è stata motivata da diverse ragioni, tra cui la controversia sulle iperandrogene e la gestione dell’ente da parte del presidente Kremlev.
Non è chiaro se la decisione dell’Iba di premiare Carini possa influenzare la relazione tra l’ente e la Fpi. Tuttavia, è possibile che la decisione possa essere interpretata come un tentativo dell’Iba di riconquistare la fiducia della federazione italiana.
Considerazioni personali
La decisione dell’Iba di premiare Angela Carini come se fosse campionessa olimpica è un gesto significativo che dimostra la solidarietà dell’ente nei confronti dell’atleta e la sua critica alla norma sulle iperandrogene.
È importante ricordare che la norma sulle iperandrogene è stata introdotta per garantire l’equità della competizione, ma è stata criticata da molti per la sua natura discriminatoria. Il caso Carini ha riacceso il dibattito su questo tema, che è destinato a rimanere attuale per molto tempo.
La decisione dell’Iba di premiare Carini potrebbe essere un passo importante per cambiare la situazione e per garantire che le atlete con un livello naturalmente più alto di testosterone possano competere in condizioni di parità. Tuttavia, è importante che la decisione dell’Iba non sia vista come un’approvazione dell’uso di sostanze dopanti.
In definitiva, è importante che il dibattito sulle iperandrogene nello sport continui, in modo da trovare una soluzione che sia equa e non discriminatoria per tutti gli atleti.