Il CIO contro le polemiche sulla partecipazione di due pugili ai Giochi di Parigi
Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach, ha espresso la sua posizione in merito alla partecipazione di due pugili, l’algerina Imane Khelif e la taiwanese Lin Yu-ting, ai Giochi di Parigi. Le due atlete sono state escluse dall’International Boxing Association (IBA) per i valori del testosterone, sollevando polemiche e dibattiti sulla definizione di ‘donna’ nello sport.
Bach ha dichiarato che il CIO non si impegnerà in dibattiti politici e che l’incitamento all’odio sui social media è inaccettabile. Ha inoltre invitato coloro che contestano la partecipazione delle atlete a fornire una definizione scientifica di cosa significhi essere donna, affermando che “Ciò che stiamo vedendo ora è che alcuni vogliono appropriarsi della definizione di donna. Invito queste persone a fornirci una definizione scientifica di cosa significhi essere donna.”
La posizione del CIO e la condanna dell’incitamento all’odio
Il presidente del CIO ha ribadito la volontà dell’organizzazione di non alimentare le polemiche e di concentrarsi sull’organizzazione dei Giochi Olimpici. Bach ha sottolineato che “non contribuiremo ai dibattiti politici” e che “l’incitamento all’odio sui social è inaccettabile”. La sua posizione è stata espressa in risposta alle polemiche sollevate dalla partecipazione delle due pugili ai Giochi di Parigi, con alcuni che hanno contestato la loro presenza a causa dei valori del testosterone.
Il CIO ha già espresso in passato la sua posizione sulla questione del genere nello sport, affermando che la partecipazione alle Olimpiadi dovrebbe essere aperta a tutti gli atleti, indipendentemente dal loro genere o orientamento sessuale. La posizione del CIO è stata espressa anche in occasione di altri eventi sportivi, come i Giochi Olimpici Invernali di Pechino 2022, dove il CIO ha ribadito il suo impegno per l’inclusione e la non discriminazione nello sport.
Considerazioni personali
La posizione del CIO è comprensibile, in quanto l’organizzazione si trova a dover affrontare un tema delicato e complesso. La definizione di ‘donna’ nello sport è un argomento che suscita dibattiti e opinioni contrastanti. L’invito del presidente Bach a fornire una definizione scientifica potrebbe essere un modo per spostare il focus del dibattito da un’arena politica a un’arena scientifica, dove le discussioni potrebbero essere più costruttive e basate su dati e prove. Tuttavia, è importante ricordare che la definizione di ‘donna’ non è univoca e che le esperienze individuali possono variare. La ricerca di una definizione scientifica potrebbe non essere la soluzione definitiva per risolvere la questione del genere nello sport, ma potrebbe essere un punto di partenza per un dialogo più aperto e inclusivo.