Un’importante scoperta nella Valle del Côa
La Valle del Côa, nel nord del Portogallo, è un sito archeologico di straordinaria importanza, rinomato per le sue numerose incisioni rupestri risalenti al Paleolitico superiore. Recentemente, un gruppo di ricercatori dell’Università di Coimbra ha fatto una scoperta sensazionale: una lastra di roccia dipinta con motivi della cosiddetta arte levantina, un tipo di arte preistorica post-paleolitica che si esprime principalmente attraverso la pittura.
Aida Carvalho, presidente della Fondazione Parco del Côa, ha dichiarato all’agenzia Lusa: “Si tratta di una roccia dipinta con una certa spettacolarità iconografica che si aggiunge ad alcune delle più iconiche rocce incise del Paleolitico superiore nella Valle del fiume Côa. È un nuovo insieme di motivi, questa volta dipinti, che si inseriscono nei millenni di preistoria post-paleolitica.”
L’arte levantina: un’espressione artistica unica
L’arte levantina iberica, così chiamata perché più comune sulla costa orientale della penisola iberica, si distingue per la sua focalizzazione sulla figura umana, sulla natura e sulle scene di vita quotidiana. Le sue espressioni artistiche includono dipinti, incisioni e disegni che vanno da semplici linee a scene di caccia più complesse, spesso realizzate sulle pareti di grotte o ripari.
La scoperta di questa nuova lastra dipinta nella Valle del Côa offre un’ulteriore testimonianza della diversità e della ricchezza delle espressioni artistiche delle culture preistoriche che hanno abitato la regione. L’arte levantina, con la sua peculiare attenzione alla rappresentazione della vita quotidiana e della natura, ci fornisce un prezioso spaccato sulla cultura e sulla società di queste popolazioni.
Il Parco archeologico della Valle del Côa: un patrimonio mondiale dell’UNESCO
Il Parco archeologico della Valle del Côa (PAVC), istituito nel 1996, custodisce un eccezionale patrimonio di arte rupestre all’aperto. La scoperta delle incisioni rupestri risalenti a circa 30.000 anni fa ha portato alla creazione del parco, che si estende su oltre 20.000 ettari e comprende oltre 1.500 lastre rocciose incise o dipinte, sparse in numerosi siti lungo il corso del fiume Côa.
La Valle del Côa è stata salvata dall’annegamento grazie a un movimento popolare che si è opposto alla costruzione di una diga, con lo slogan “I disegni non sanno nuotare”. L’arte rupestre del Côa è stata classificata come monumento nazionale nel 1997 e come patrimonio mondiale dell’UNESCO nel 1998, a testimonianza della sua straordinaria importanza culturale e storica.
Un’opportunità per comprendere il passato
La scoperta di questa nuova lastra di roccia dipinta con motivi dell’arte levantina è un evento significativo che arricchisce ulteriormente il patrimonio preistorico della Valle del Côa. Questa scoperta ci offre un’opportunità preziosa per approfondire la nostra conoscenza delle culture preistoriche che hanno abitato la regione, offrendoci un’ulteriore finestra sul loro mondo e sulle loro espressioni artistiche.
La Valle del Côa, con la sua ricchezza di arte rupestre, continua a stupire gli studiosi e a catturare l’immaginazione di tutti coloro che la visitano. La scoperta di questa nuova lastra dipinta è un’ulteriore testimonianza della straordinaria importanza di questo sito archeologico, che ci ricorda la bellezza e la complessità del patrimonio culturale che ci è stato tramandato dai nostri antenati.
Un’eredità inestimabile
La scoperta di questa nuova lastra di arte levantina nella Valle del Côa è una testimonianza della ricchezza e della diversità del patrimonio preistorico del Portogallo. Questo sito archeologico, con le sue incisioni e i suoi dipinti rupestri, ci offre un’opportunità unica per comprendere le culture che hanno abitato la regione in epoche remote. La conservazione e la valorizzazione di questo patrimonio sono fondamentali per la nostra comprensione del passato e per la nostra identità culturale.