Un record ‘impossibile’?
Alle Olimpiadi di Parigi 2024, Pan Zhanle ha riscritto la storia del nuoto, chiudendo la finale dei 100 stile libero con l’incredibile tempo di 46”40, ben 40 centesimi in meno del suo precedente primato. Il primo record del mondo nella “lenta” vasca parigina porta con sé polemiche e sospetti.
Uno di quelli che ha molti dubbi su Pan Zhanle è il ct della nazionale australiana di nuoto, Brett Hawke. Ex atleta australiano di alto livello, ha preso la cittadinanza statunitense e dopo il ritiro ha fatto da tecnico e mentore al brasiliano Cesar Cielo, il primo uomo ad abbassare il limite dei 47 secondi. Hawke è assolutamente convinto che il tempo del record mondiale stabilito da Pan è “umanamente impossibile”.
“Sono arrabbiato per quella nuotata, sono arrabbiato per una serie di motivi”, ha dichiarato Hawke in un video su Instagram. “I miei amici sono i nuotatori più veloci della storia, da Rowdy Gaines ad Alex Popov a Gary Hall Jr, Anthony Irvin, fino a King Kyle Chalmers. Conosco queste persone intimamente, le ho studiate per 30 anni. Ho studiato questo sport. Ho studiato la velocità. Non si può battere un campo di partenti di quel genere, con Kyle Chalmers, David Popovici, Jack Alexy, per una lunghezza intera di un corpo. Non è umanamente possibile”.
La controversa vicenda del doping e le accuse degli Usa
La vittoria di Pan Zhanle è arrivata dopo una controversa vicenda sulla positività al doping di più di 20 nuotatori cinesi e l’assoluzione da parte della Wada, che ammise alcuni di loro all’Olimpiade di Tokyo. Questo ha portato le autorità statunitensi ad accusare la squadra cinese di aver fatto uso di sostanze proibite.
Negli ultimi tempi, e anche a Parigi, i ragazzi e ragazze della Cina delle piscine sono fra i più controllati. Pan stesso ha sottolineato questo fatto: “L’anno scorso mi hanno controllato 29 volte e non sono mai risultato positivo. Adesso mi hanno controllato anche qui dopo la gara e ora vediamo cosa succede”.
La risposta di Kyle Chalmers
Il veterano australiano Kyle Chalmers, oro a Rio, argento a Tokyo e di nuovo argento ieri dietro a Pan, ha assolto il suo rivale: “Io faccio tutto ciò che è possibile per vincere e credo che gli altri facciano altrettanto, anche perché credo nell’integrità dello sport. Quindi penso che lui abbia fatto il possibile per gareggiare qui e ha meritato di vincere l’oro”.
“Quanto a me, ho preso l’argento e sono contento così”, ha concluso Chalmers.
Un record da analizzare
La prestazione di Pan Zhanle è indubbiamente straordinaria, ma le polemiche e i dubbi sollevati da alcuni esperti non vanno sottovalutati. È importante che la Wada e le altre autorità competenti svolgano un’analisi approfondita del record e delle circostanze in cui è stato stabilito, per garantire la trasparenza e l’integrità dello sport. La storia del nuoto è costellata di record e di polemiche, e questo caso non fa eccezione. Sarà interessante vedere come si svilupperà la situazione e se il record di Pan Zhanle verrà confermato o meno.