La replica di Gubitosi a Iannone
Claudio Gubitosi, fondatore di Giffoni, ha risposto con una lunga lettera aperta alle dichiarazioni del senatore Antonio Iannone, commissario regionale di Fratelli d’Italia in Campania, che aveva criticato la sua presa di posizione nei confronti del ministro Gennaro Sangiuliano per la riduzione dei fondi al festival.
Gubitosi ha ribadito le sue accuse al ministro, sostenendo che la decisione di tagliare i fondi a pochi giorni dal festival ha creato una situazione critica e ha sottolineato l’impatto economico e sociale del progetto Giffoni.
“È evidente che quando dico che Giffoni è sotto gli occhi del mondo, dico la verità. E perciò solo io so quanto abbia sofferto nel dover prendere questa decisione, quella di rendere pubblica una situazione molto critica”, ha scritto Gubitosi, aggiungendo: “Perché se il ministro Sangiuliano avesse assunto questa decisione a gennaio, e non a pochi giorni dal festival, tutto questo non sarebbe successo. Quindi, non prendertela con me perché se le istituzioni sbagliano e agiscono in modo così scorretto, improprio ed inopportuno, non si può certo dare la colpa alla vittima, è un paradosso. Ma bisogna prendersela con gli autori o con l’autore di questa insopportabile ingiustizia.”
L’impatto di Giffoni
Gubitosi ha poi sottolineato l’importanza del festival per l’economia e la società campana, evidenziando che Giffoni ha una “enorme ricaduta economica su tutta l’area territoriale di riferimento, che dà lavoro a centinaia di persone ed aziende”.
Ha inoltre ricordato che il progetto Giffoni è stato promosso a pieni voti dal Nucleo di valutazione e verifica degli investimenti pubblici presso la presidenza del Consiglio dei ministri, dopo un’attenta analisi che ha evidenziato la qualità della programmazione e degli investimenti realizzati.
“Oltre 150 milioni di euro sono stati impiegati con fondi europei, statali e regionali per realizzare le infrastrutture che oggi rappresentano lo strumento grazie al quale Giffoni può dispiegare tutta la sua forza sociale e la sua potenza emotiva”, ha scritto Gubitosi. “Colpirla al cuore, depotenziando la sua capacità di creare contenuti sempre più in linea con la sua funzione ed il suo ruolo, significa di fatto rendere vano un investimento così importante.”
La richiesta di Gubitosi
Gubitosi ha concluso la sua lettera ribadendo la sua disponibilità al dialogo con il ministro Sangiuliano, ma ha anche annunciato che continuerà la sua azione davanti al ministero della Cultura finché il ministro non tornerà sui suoi passi.
“Mi fermo qua, ma voglio ancora ricordare che i 950mila euro del MIC sono il 14% del nostro bilancio. Dal ministro Sangiuliano, che tra l’altro è campano, mi sarei aspettato un ulteriore investimento e non un taglio a giochi fatti. Resto disponibile al dialogo”, ha concluso Gubitosi.
Il ruolo della cultura e la politica
La vicenda di Giffoni solleva un’importante questione sul ruolo della cultura e la politica. Il taglio dei fondi al festival da parte del ministro Sangiuliano ha suscitato molte polemiche, evidenziando la fragilità del sistema culturale italiano e la difficoltà di conciliare le esigenze di bilancio con il sostegno alle iniziative culturali di alto livello. È importante che il dibattito pubblico si focalizzi sull’importanza del sostegno alla cultura come motore di crescita economica e sociale, e che si trovino soluzioni per garantire la sostenibilità delle iniziative culturali di valore.