L’Esma avverte sui rischi di contagio dalle piattaforme estere
L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) ha lanciato un allarme in merito ai possibili rischi di contagio che possono originare da piattaforme di criptovalute al di fuori dell’Europa, ma con effetti diretti all’interno dell’Unione Europea. Questo avvertimento è stato riportato da Massimo Doria, rappresentante del Dipartimento Circolazione monetaria e pagamenti al dettaglio della Banca d’Italia, in un’audizione presso la commissione Finanze e tesoro del Senato. L’Esma ha invitato le autorità europee a tenere conto di questi potenziali focolai di rischio, che potrebbero avere un impatto significativo sui mercati finanziari europei, nonostante la presenza di regolamentazioni specifiche.
La capitalizzazione delle criptovalute raggiunge i 2,5 trilioni di dollari
Secondo le stime riportate da Doria, alla fine di giugno 2023, la capitalizzazione del mercato delle criptovalute a livello globale si aggirava tra 2,2 e 2,5 trilioni di dollari. Di questa cifra, il 93% è attribuibile a criptovalute non garantite, come Bitcoin, che non sono supportate da attività sottostanti come valute o titoli. Questo significa che il loro valore è esclusivamente determinato dalla domanda e dall’offerta, rendendole altamente volatili e soggette a fluttuazioni significative.
I rischi elevati delle criptovalute non garantite
Doria ha sottolineato come la detenzione di criptovalute non garantite sia principalmente guidata da finalità speculative, e che questa tipologia di investimento comporta rischi molto elevati. La natura speculativa di queste criptovalute le rende particolarmente vulnerabili a improvvise variazioni di prezzo, che possono portare a perdite significative per gli investitori.
La necessità di una regolamentazione globale
La crescente diffusione delle criptovalute e la loro crescente influenza sui mercati finanziari globali evidenziano la necessità di una regolamentazione internazionale più coordinata e efficace. La mancanza di un quadro normativo comune a livello globale crea un terreno fertile per la speculazione e per l’insorgere di rischi sistemici. L’Esma ha ragione a porre l’attenzione sui rischi di contagio da piattaforme estere, poiché la natura transfrontaliera del mercato delle criptovalute rende difficile la loro regolamentazione da parte di singoli stati.