Avvio negativo per le Borse europee

Le Borse europee hanno aperto il mese con un avvio negativo, con l’indice d’area Stoxx 600 che ha lasciato sul terreno mezzo punto. I finanziari, e in particolare le banche, sono stati sotto pressione. Milano si è confermata la maglia nera, con il Ftse Mib in calo dell’1,5% a 33.245 punti. Unicredit ha perso il 3,5% e Prysmian il 3,4%, mentre Tim è salita dell’1,46% dopo la pubblicazione dei conti.

Lo spread Btp-Bund in aumento

Lo spread tra Btp e Bund è salito a 137 punti, mentre il rendimento del decennale italiano è cresciuto al 3,65%. Le altre piazze europee hanno registrato perdite: Parigi ha perso l’1,22%, Francoforte l’1,09%, Madrid l’1,01%. Londra è rimasta piatta.

Commodity in tensione

Le commodity sono rimaste in tensione, con il petrolio Brent sopra 81,5 dollari e il WTI a 78 dollari. Il gas, invece, è sceso sotto i 36 euro, con un marginale +0,16% per i Ttf su settembre.

Euro debole sul dollaro

Sul fronte dei cambi, l’euro si è indebolito sul dollaro, con cui ha scambiato a 1,0783. Anche lo yen ha rallentato, scivolando sotto 150 (149,8) sulla divisa verde.

Un inizio di mese difficile per i mercati europei

L’inizio del mese è stato segnato da un clima di incertezza sui mercati finanziari, con le Borse europee in calo e lo spread Btp-Bund in aumento. Le decisioni della Federal Reserve e le attese per la riunione della Bank of England hanno contribuito a creare un contesto di volatilità. È importante monitorare l’andamento dei mercati e le decisioni delle banche centrali per comprendere meglio le prospettive economiche a breve e medio termine.

Di atlante

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