Diplomatici argentini lasciano Caracas
I diplomatici argentini e le loro famiglie sono pronti a lasciare l’ambasciata a Caracas, costantemente circondata dalla polizia, a poche ore dall’ultimatum di 72 ore imposto dal governo di Nicolás Maduro. L’incaricato d’affari Andrés Mangiarotti e altre 13 persone, tra diplomatici, funzionari e rispettivi familiari, torneranno a Buenos Aires via Madrid. Il loro arrivo all’aeroporto internazionale di Ezeiza è previsto per sabato mattina.
Situazione incerta per i richiedenti asilo
La situazione resta incerta per i sei venezuelani richiedenti asilo, ai quali le autorità venezuelane si rifiutano di concedere un passaggio sicuro. Anche l’ambasciata degli Stati Uniti in Venezuela ha chiesto l’emissione di un salvacondotto per consentire il loro transito attraverso il Paese caraibico senza rischio di detenzione. La diplomazia argentina sta cercando un Paese che accetti di concedere loro asilo.
Un’escalation diplomatica
La decisione dell’Argentina di ritirare i suoi diplomatici da Caracas rappresenta un’escalation diplomatica nella crisi venezuelana. Il governo di Maduro sembra intenzionato a mantenere una linea dura nei confronti dell’opposizione e dei suoi alleati internazionali, creando un clima di tensione e incertezza. La situazione dei richiedenti asilo evidenzia la fragilità del sistema di protezione internazionale in Venezuela e la difficoltà di trovare soluzioni per coloro che cercano rifugio.