Un’eredità di passione e impegno per l’arte contemporanea
La scomparsa di Edoardo Di Mauro, avvenuta all’età di 64 anni, ha lasciato un vuoto incolmabile nel panorama artistico italiano. Critico d’arte di rilevanza nazionale, membro del Comitato scientifico della Nuova Aica Italia e direttore dell’Accademia Albertina di Torino dal 2020 al 2023, Di Mauro ha dedicato la sua vita alla promozione e alla valorizzazione dell’arte contemporanea, con particolare attenzione alle nuove tendenze e alle espressioni artistiche giovanili.
L’Accademia Albertina, nel ricordare la figura di Di Mauro, ne sottolinea l’impegno costante nella scoperta e nel sostegno di giovani artisti e studenti, definendolo un “imprescindibile punto di riferimento” per l’intero settore. La sua esperienza, maturata anche come direttore artistico del Mau-Museo di Arte Urbana di Torino, ha contribuito a creare un ambiente fertile per la crescita e la diffusione dell’arte contemporanea.
Un critico attento alle nuove tendenze e alle controculture giovanili
La carriera di Edoardo Di Mauro è stata caratterizzata da un’intensa attività di ricerca e di analisi critica, incentrata principalmente sulle vicende artistiche del secondo dopoguerra e con una particolare attenzione all’ultimo quarantennio. La sua attenzione si è rivolta alle controculture giovanili e alle culture metropolitane, con una particolare predilezione per il muralismo, il graffiti-writing e l’arte pubblica.
Di Mauro ha saputo cogliere l’essenza delle nuove tendenze artistiche, interpretando le espressioni di un’epoca in continua evoluzione. La sua analisi critica si è distinta per la capacità di interpretare le nuove forme di espressione artistica, in particolare quelle che nascevano dalle periferie e dalle culture giovanili, come il graffiti-writing e la street culture.
Un percorso di impegno e di ricerca nell’arte contemporanea
Nato a Torino da una famiglia italo-greca, Edoardo Di Mauro ha iniziato la sua carriera nel campo dell’arte contemporanea sin da giovane. La sua formazione, culminata con la laurea in Lettere all’Università di Torino con una tesi su Marinetti, ha gettato le basi per un percorso di studio e di ricerca che lo ha portato a diventare un punto di riferimento nel panorama artistico italiano.
La sua esperienza si è arricchita con la partecipazione ai movimenti controculturali degli anni Settanta, con la sua attività di critico musicale, scrittore, attore e organizzatore nella scena cinematografica indipendente torinese. La sua attenzione si è poi focalizzata sulle nascenti controculture metropolitane, diventando uno dei critici d’arte più attenti ai fenomeni giovanili e alle nuove tendenze dell’arte contemporanea.
Di Mauro ha ricoperto il ruolo di condirettore artistico alla Galleria d’Arte Moderna di Torino dal 1994 al 1997, contribuendo a promuovere la diffusione e la valorizzazione dell’arte contemporanea in un contesto istituzionale di grande rilevanza.
Un’eredità di passione e di impegno
La scomparsa di Edoardo Di Mauro lascia un vuoto incolmabile nel panorama artistico italiano. La sua dedizione alla promozione di giovani artisti e la sua capacità di cogliere le nuove tendenze dell’arte contemporanea sono state un esempio per tutti coloro che si dedicano a questo settore. La sua eredità continuerà a ispirare le future generazioni di artisti e critici, spingendoli a ricercare nuove forme di espressione e a valorizzare l’arte in tutte le sue forme.