Ricavi in crescita, ma profitti in calo
Saras ha chiuso il primo semestre del 2024 con un aumento dei ricavi del 9%, raggiungendo 5,9 miliardi di euro. Questo risultato positivo è dovuto sia all’aumento dei volumi di produzione, con le lavorazioni di raffineria salite da 44,4 a 47,3 milioni di barili, sia alle mutate condizioni di mercato. La produzione di energia elettrica non rinnovabile è anch’essa cresciuta, passando da 1.608 a 2.104 GWh.
Nonostante l’aumento dei ricavi, il margine operativo lordo è diminuito del 2% a 275,2 milioni di euro, mentre quello comparabile è sceso dell’8% a 288,5 milioni. Il risultato netto ha registrato una diminuzione dell’11% a 108,7 milioni di euro, con un calo del 9% a 126,6 milioni per il risultato comparabile.
L’impatto dei prezzi
L’aumento dei prezzi dei principali prodotti petroliferi ha contribuito all’incremento dei ricavi. Il prezzo medio del gasolio è salito da 772 a 793 dollari a tonnellata, mentre quello della benzina è passato da 832 a 849 dollari. Al contrario, il prezzo dell’energia elettrica (Pun) è sceso da 136 a 93 euro al MWh.
L’azienda ha spiegato che l’aumento dei prezzi dei prodotti petroliferi ha prevalso sul calo del prezzo di vendita dell’energia elettrica.
Prospettive future
Il presidente di Saras, Massimo Moratti, ha commentato che il primo semestre si è concluso con risultati solidi, grazie a uno scenario positivo e crack superiori alle medie storiche per tutti i principali prodotti. Tuttavia, ha sottolineato che per la seconda metà dell’anno si prevede una prospettiva più cauta.
Le principali fonti internazionali di mercato indicano margini di raffinazione in flessione a causa di un andamento macroeconomico poco brillante e dell’avviamento produttivo di alcune grandi raffinerie al di fuori dei confini europei.
Nonostante le prospettive più caute, Moratti ha confermato le indicazioni precedentemente fornite sulla marginalità e sulla posizione finanziaria netta, sottolineando la qualità del sito industriale di Sarroch (Cagliari) e le iniziative in corso per il miglioramento continuo.
L’impatto dell’andamento macroeconomico
L’andamento del mercato petrolifero è strettamente legato all’andamento macroeconomico globale. La flessione dei margini di raffinazione prevista per la seconda metà dell’anno è un segnale che l’economia globale potrebbe essere in fase di rallentamento. Questo potrebbe avere un impatto negativo sulle prospettive di crescita di Saras, che dipende in larga misura dalla domanda di prodotti petroliferi. Sarà importante monitorare l’evoluzione dell’economia globale per comprendere meglio le prospettive future del settore petrolifero e di Saras.