Klopp: “Cerco pace e tranquillità”
Jurgen Klopp, ex allenatore del Liverpool e del Borussia Dortmund, ha escluso un ritorno immediato al calcio, cancellando le voci che lo davano tra i candidati alla panchina dell’Inghilterra, vacante dopo le dimissioni di Gareth Southgate. “Non ho deciso di smettere per capriccio, è stata una decisione meditata”, ha detto Klopp, 57 anni, parlando ad un incontro dell’Associazione allenatori di calcio tedesca a Würzburg.
“Cerco pace e tranquillità. Era semplicemente il momento di farmi da parte”, ha aggiunto. Klopp ha lasciato il Liverpool alla fine della stagione 2023-’24, dopo aver conquistato la Premier League, la Champions League, la FA Cup, due Coppe di Lega e una Supercoppa Uefa.
Un futuro incerto, ma non escluso
Nonostante l’esclusione di un ritorno immediato, Klopp non ha escluso di tornare a lavorare nel mondo del calcio in futuro. “Sono troppo giovane per giocare solo a padel e passare del tempo con i miei nipoti. Tornerò ad allenare? In realtà lo escluderei al momento. Vediamo come sarà tra qualche mese. Al momento, non c’è nulla in cantiere”, ha detto.
Tuttavia, ha aggiunto: “Voglio ancora lavorare nel calcio e aiutare con la mia esperienza e i miei contatti. Vediamo cos’altro c’è per me”.
Una carriera ricca di successi
Da giocatore, Klopp ha disputato 325 partite per il Magonza, prima di assumere il ruolo di allenatore nel 2001. Si è trasferito al Dortmund nel 2008, vincendo due titoli di Germania e portando il club alla finale di Champions League del 2013, prima di firmare con il Liverpool nel 2015.
In Premier League, Klopp ha contribuito ad interrompere il trentennale digiuno dei Reds, che sono tornati a vincere il titolo di campioni d’Inghilterra. Ha anche portato il club a tre finali di Champions League, vincendone una, oltre a una FA Cup, due Coppe di Lega e una Supercoppa Uefa.
Un periodo di pausa meritato
Dopo una carriera così intensa e ricca di successi, è comprensibile che Klopp abbia bisogno di un periodo di pausa per ricaricare le batterie e dedicarsi alla sua famiglia. La sua decisione di non allenare nel prossimo futuro è saggia, considerando la pressione e l’impegno che il ruolo di allenatore richiede. La sua passione per il calcio, però, non è scemata, e il suo ritorno in panchina è solo questione di tempo.