Il ricordo straziante di Aurora
“Il 29 luglio 2023, da quando ho aperto gli occhi, la mia vita è stata stravolta e non è stata più la stessa. È stato un anno difficile, tra interrogatori, avvocati, processi, ma soprattutto un anno senza te e ancora non sono riuscita a lasciarti andare. Siamo stati tutti traditi da un amico, fratello, figlio o conoscente, la verità è che il vero carcere lo sta scontando chi ti ha conosciuta e amata, chi è rimasto”. Sono le parole di Aurora Fiameni, 20 anni, pubblicate su Instagram nel giorno dell’anniversario della morte della sua migliore amica Sofia Castelli. Un anno fa, nella sua casa di Cologno Monzese (Milano), Sofia veniva uccisa dal suo ex fidanzato Zakaria Atqaoui, condannato in primo grado dal Tribunale di Milano a 24 anni di reclusione.
La tragedia del 29 luglio 2023
All’alba del 29 luglio di un anno fa, rientrate da una serata in discoteca, Sofia e Aurora avevano deciso di dormire in due stanze diverse dell’abitazione della vittima, perché Aurora avrebbe dovuto svegliarsi prima dell’amica. Non sapevano che, nascosto nell’armadio della stanza di Sofia, Atqaoui aveva atteso ore il ritorno della ex fidanzata, dalla quale non accettava di essere stato lasciato. La ha poi aggredita a morte nel sonno con numerose coltellate, mentre Aurora dormiva nella camera accanto.
Il dolore e la speranza di Aurora
“Oggi spero si possa chiudere un cerchio, e cercare di ricostruire la mia vita po’ alla volta – ha proseguito Aurora – senza pensare alle noi felici e spensierate del passato prima di quel maledettissimo giorno, quei momenti li tengo ben custoditi nel mio cuore. Grazie a chi è rimasto, a chi se ne è andato e a chi è entrato nella mia vita e grazie a te Sofi, per quello che hai fatto e farai per me. È un giorno triste – ha concluso – tutti moriamo una seconda volta, ciao amore mio”.
La memoria e la giustizia
Il racconto di Aurora è un monito sulla fragilità della vita e sul dolore che un atto di violenza può lasciare. La sua testimonianza, carica di dolore e speranza, ci ricorda l’importanza di ricordare le vittime di violenza di genere e di lottare per la giustizia. La condanna in primo grado di Atqaoui rappresenta un passo importante, ma il percorso di guarigione per Aurora e per tutti coloro che hanno amato Sofia è appena iniziato.