Un film internazionale che racconta un viaggio di riscatto
Le riprese del film internazionale “L’educazione della nonna”, diretto da Massimo Scaglione e scritto a quattro mani con Joe Luigi Scaglione e Carolina E. Gaudio, si stanno concludendo in questi giorni a Rio de Janeiro. Girato tra lo Stato di Rio de Janeiro e l’Italia, il lungometraggio, liberamente ispirato ad una storia vera, si costruisce su una struttura circolare mostrando come la cultura riesca ad appropriarsi del degrado, liberando la vita di una ragazza al tragico destino che pareva esserle stato già assegnato.
Il film si concentra su tre donne: Josephine, un’anziana arcigna e tiranna proprietaria di una pensione sull’isola di Rio de Janeiro e nonna di Conceição, una giovane abbandonata dalla madre e cresciuta dalla nonna, che la impiega come domestica nella propria attività. La vita di Conceição cambia quando incontra Gina, una donna di origini italiane, alla quale la giovane racconta i suoi tragici trascorsi di soprusi e sfruttamento. Questo incontro rappresenta una svolta per Conceição, l’inizio di un riscatto sociale e culturale.
“L’educazione della nonna” è suddiviso in due momenti: il primo di disperazione e degrado, il secondo di riscatto. Il confronto di due culture evidenzia luci e ombre per comunicare allo spettatore le peculiarità sociopolitiche, i costumi, i disagi, i sentimenti e i comportamenti del popolo di Paesi così distanti ma culturalmente vicini.
Un cast internazionale e un team di professionisti
Il cast del film vanta la presenza di attori di fama internazionale, tra cui Anna Galiena, vincitrice del premio Globo d’oro e più volte candidata al David di Donatello, al Nastro d’argento e al Ciak d’oro, che interpreta Gina; Nicola Siri Stars, di origini italiane ma molto noto in Brasile; Carolina Elisabetta Gaudio, al suo secondo lungometraggio da co-protagonista dopo il Don Chisciotte di Fabio Segatori; Neusa Borges, vincitrice del Premio Miglior attrice del Sud America 2023 e tra le maggiormente note artiste afrobrasiliane nel mondo, che veste i panni di Josephine; Gabriela Moreira, Yasmin Machad, e Luciana Souza, premiata a Berlino con il film Bacurau.
La direzione della fotografia è affidata a Enio Berwanger, mentre il montaggio è di Fabio Nunziata, la scenografia dello stesso Massimo Scaglione, i costumi di Giada Falcone e il trucco di Priscilla Ieker.
Un film che celebra la forza della cultura
“L’educazione della nonna” è un film che esplora il potere della cultura nel riscattare le persone da situazioni di difficoltà. Il regista Massimo Scaglione afferma: “Girare in Brasile è stata un’avventura entusiasmante, non è il mio Paese e non è la mia lingua, ma la macchina da presa ha grandi occhi e grandi orecchie e un suo linguaggio, si fa capire e capisce catturando tutto. Lei è l’artefice del dispiegarsi di un racconto.”
Il film promette di essere un’esperienza coinvolgente e stimolante, che invita lo spettatore a riflettere sul potere della cultura e sul suo ruolo nella vita delle persone.
L’importanza del confronto culturale
“L’educazione della nonna” si presenta come un’opera che esplora il confronto tra due culture, evidenziando le loro peculiarità e il loro impatto sulla vita dei personaggi. Questo tipo di film, che mette in luce le differenze e le similitudini tra culture diverse, è fondamentale per favorire la comprensione reciproca e la tolleranza tra i popoli. Il film potrebbe essere un’occasione per riflettere sul ruolo della cultura nella società e sulla sua capacità di creare ponti tra culture diverse.