La vita di una scrittrice coraggiosa
Edna O’Brien, nata a Tuamgraney il 15 dicembre 1930, è stata una delle più grandi scrittrici irlandesi. La sua vita è stata una miscela di esperienze intense, di una profonda passione per la scrittura e di una forte voce per l’emancipazione femminile. La sua autobiografia, “Country Girl”, pubblicata in Italia nel 2013, ha offerto uno sguardo intimo sulla sua vita, tra le folli serate della swinging London, i party newyorchesi e l’amicizia con figure di spicco come Philip Roth, Gore Vidal, Jackie Onassis e Marlon Brando.
Nonostante una vita brillante e libertina, O’Brien ha sempre trovato spazio per la solitudine e la scrittura, la sua vera vocazione. Come ha raccontato lei stessa, le feste erano un momento di evasione, ma in fondo sapeva che doveva tornare alla sua vera passione.
O’Brien ha avuto una lunga e prolifica carriera letteraria. Vincitrice di tutti i premi letterari d’Irlanda e di molti riconoscimenti internazionali, tra cui il Pen/Nabokov 2018, ha pubblicato oltre trenta romanzi, saggi e collezioni di racconti tradotti in tutto il mondo.
L’esordio e la trilogia delle “Country Girls”
Il suo esordio letterario avvenne nel 1960 con il romanzo “The Country Girls”, in italiano “Ragazze di Campagna”, un libro che ha raccontato una nuova generazione di donne che seguivano liberamente il loro desiderio di autonomia e libertà, lottando contro le aspettative oppressive e ipocrite della vita rurale.
Il libro, proibito dalla censura, costrinse O’Brien a lasciare il suo Paese, ma divenne il primo capitolo di una trilogia che comprende “The Lonely Girl” (La ragazza sola, Rizzoli), ristampato nel 1964 col titolo “Girl with green eyes”, e “Girls in their married bliss” (Ragazze nella felicità coniugale, Edizioni e/o).
Al centro dei tre romanzi, le vicende di due amiche, Caithleen e Baba, dai giorni della fanciullezza alla giovinezza, con l’esperienza del matrimonio, dell’abbandono, della solitudine, ma anche del finale trionfo, soprattutto di Caithleen, sui condizionamenti e sui pregiudizi della società del suo tempo, tra bigottismo e gretto maschilismo. I tre libri sono stati ripubblicati in unico volume con l’aggiunta di un’appendice sulle vicende delle due protagoniste, divenute molto popolari in Irlanda, anche in seguito alla versione cinematografica di “The country girls” (1984).
Una voce potente per l’emancipazione femminile
O’Brien non ha mai smesso di raccontare l’emancipazione femminile con audacia e intelligenza acuta. I suoi romanzi, quasi tutti incentrati su donne in conflitto con una realtà sordida e meschina, hanno esplorato temi come la libertà, l’autonomia, la lotta contro le convenzioni sociali e il desiderio di autodeterminazione.
Tra le sue opere più importanti ricordiamo “August is a wicked month” (1965), “Casualties of peace” (1966), “A pagan place” (1970), “Night” (1978), “Johnny I hardly knew you” (1977), “The high road” (1988) e “Ragazza” (Einaudi Stile Libero), ambientato nel Nordest della Nigeria dove Maryam è in fuga con la sua bambina, dopo essere stata tenuta in ostaggio insieme ad altre giovanissime donne, rapite dai fondamentalisti islamici di Boko Haram.
La sua scrittura è stata definita “luminosa e libera”, capace di catturare la vita delle donne e la complessità della condizione umana, esercitando una profonda influenza su molti scrittori che l’hanno seguita.
Un’eredità di coraggio e libertà
Edna O’Brien è stata una scrittrice coraggiosa e libera, che ha dedicato la sua vita a raccontare le storie di donne in lotta per la propria emancipazione. La sua opera è un’eredità di coraggio e libertà che continuerà a ispirare generazioni di lettori.
Come ha sottolineato il suo editore, Faber, “Edna si sforzava costantemente di aprire nuovi orizzonti artistici, di scrivere in modo veritiero, da un luogo di sentimenti profondi. La vitalità della sua prosa era lo specchio della sua voglia di vivere: era la migliore compagnia, gentile, generosa, maliziosa, coraggiosa. Edna era una cara amica per tutti noi e ci mancherà moltissimo. È un enorme privilegio per Faber pubblicarla, e il suo audace e brillante lavoro continuerà a vivere”.
Un’eredità di parole e di coraggio
La scomparsa di Edna O’Brien è una perdita per il mondo letterario e per tutti coloro che hanno apprezzato la sua scrittura. L’autrice ha saputo raccontare con grande maestria le sfide e le conquiste delle donne in un’epoca di grandi cambiamenti sociali. La sua eredità è fatta di parole coraggiose e di una profonda sensibilità per la condizione umana. Le sue opere continueranno a ispirare e a far riflettere, offrendo uno sguardo prezioso sulla società e sulle sue contraddizioni.